È stato rimosso all’alba in Italia il rottame del pullman precipitato ieri sera a Mestre alla periferia di Venezia: il mezzo dell’azienda La Linea è precipitato da un cavalcavia e ha preso fuoco. I morti sono 21, fra cui anche due bambini. I feriti, alcuni dei quali “in condizioni critiche” sono 15.
L’autobus, che purtroppo era pieno di turisti, è uscito di carreggiata poco dopo le 19:30 ora italiana; faceva la navetta per un campeggio margherese, lo Hu Venezia Camping in Town, fra Marghera e piazzale Roma, da cui si accede alla città sull’acqua. Ha sfondato la recinzione del cavalcavia Vempa precipitando sui cavi dell’elettricità.

A bordo, quasi tutti stranieri, molti giovani. Un gruppo di ucraini ma anche tedeschi, francesi, croati; si erano prenotati in 16, sono saliti in molti di più all’ultimo momento. E l’autista, Alberto Rizzotto, di Conegliano. Ieri sera il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato alla RAI che le cause dell’incidente non erano ancora chiare: “È una tragedia di grave portata, ma è difficile capire come sia successo – ha detto -. L’autobus era nuovo ed era elettrico, e quella strada non presentava particolari problemi”.
Si pensa a un malore del conducente, o a un problema delle batterie elettriche del mezzo.
I feriti, ricoverati in cinque diversi ospedali, hanno riportato anche gravi ustioni. “Le persone nell’autobus si sono trovate circondate dalle fiamme”, ha detto Mauro Luongo, comandante della squadra dei vigili del fuoco di Venezia. Due operai della vicina Fincantieri, uno dei quali del Gambia, sono arrivati immediatamente sulla scena della catastrofe e hanno aiutato i vigili del fuoco a porre in salvo quattro persone, una delle quali una bambina.

Immediate le reazioni della politica: il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha dichiarato in una nota di seguire “l’evoluzione del drammatico incidente”. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso “il più profondo cordoglio mio personale e del governo tutto… Il pensiero va alle vittime e ai loro familiari e amici”; la premier ha spiegato di essere in contatto col ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e con il sindaco di Venezia. “Centinaia di volte avrò percorso quel cavalcavia: il mio sconcerto, come il mio dolore, è per questo ancora più profondo” ha scritto il ministro della giustizia, Carlo Nordio. In un post su X, l’ex Twitter, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha a sua volta inviato “condoglianze alle famiglie delle vittime e dei feriti del grave incidente di Mestre”.
Al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che su Facebook ha parlato di “una scena apocalittica”, è giunta la telefonata del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per esprimergli cordoglio e sostegno. Il primo cittadino ha disposto il lutto cittadino.