Giovedì Elon Musk si è recato personalmente al confine meridionale tra Stati Uniti e Messico per sviluppare una prospettiva “imparziale” sulla crisi migratoria, parlando di persona con i legislatori e le forze dell’ordine delle città di frontiera.
Musk, vestito con una maglietta nera, un cappello da cowboy e occhiali da sole in stile aviatore, ha visitato Eagle Pass, dove da diversi giorni folle di migranti attraversano il Rio Grande noncuranti delle spire di filo spinato poste lungo le rive del fiume dalla Guardia Nazionale del Texas.
In un video-selfie caricato su X (nuovo nome di Twitter), Musk ha avanzato la sua proposta per far fronte agli arrivi record nel Paese, chiedendo un “sistema di immigrazione legale notevolmente ampliato” che accolga gli immigrati “laboriosi e onesti”, impedendo al contempo l’ingresso a coloro che “infrangono la legge”.
“Dobbiamo fare entrambe le cose: appianare l’immigrazione legale e fermare un flusso di persone di tale portata da portare al collasso i servizi sociali”, ha dichiarato Musk, che si è poi definito pro-immigrati in quanto egli stesso “immigrato negli USA” (essendo nato in Sudafrica).
La visita del miliardario avviene nel contesto di un maxi-aumento dei richiedenti asilo in entrata negli Stati Uniti: negli ultimi giorni migliaia di migranti hanno raggiunto il Messico settentrionale su treni merci e autobus prima di attraversare il confine con il Texas, l’Arizona e la California.