In settimana, la città di Ojai, California, è diventata la prima degli Stati Uniti d’America a riconoscere i diritti legali a degli animali, nello specifico agli elefanti.
Un provvedimento alquanto singolare, che ha trovato il parere favorevole del consiglio comunale locale. L’assise del posto ha approvato il punto all’ordine del giorno con quattro voti favorevoli ed uno solo contrario. L’ordinanza in questione, sancisce il diritto degli elefanti alla libertà fisica: ciò significa che questi ultimi non potranno essere tenuti in cattività né in altri ambienti che potrebbero privarli della loro autonomia. Sarà inoltre vietata l’esposizione pubblica degli elefanti. Restano ancora da chiarire, invece, quali saranno le sanzioni inflitte a coloro che non rispetteranno le nuove disposizioni.
“Questi animali si trovano in una situazione simile a quella di noi esseri umani”, ha spiegato il consiglio cittadino di Ojai, “hanno una memoria a lungo termine, capacità di apprendimento, sono empatici e consapevoli di loro stessi”. “Gli elefanti soffrono”, ha invece spiegato il promotore della lodevole iniziativa, Leslie Rule, membro dell’assise locale e del Nonhuman Rights Project “questo non è uno scherzo. Ora abbiamo l’opportunità di fare bene e di entrare nella storia dalla parte giusta. Incoraggeremo la nostra società a comprendere le entità non umane”.
Sulla vicenda, è intervenuta anche Courtney Fern, responsabile delle relazioni e delle campagne governative dell’associazione in questione, che ha raccontato di quando negli anni ’80, in città vi era un’elefantessa di nome Tarra, che viveva in cattività ed era costretta continuamente ad esibirsi in varie attività, tra le quali il pattinaggio. Solo nel 1995, l’animale venne trasferita presso l’“Elephant Sanctuary” del Tennessee. “E’ evidente che gli animali stanno male quando vengono privati della libertà”, ha inoltre aggiunto la Fern, “così come è chiaro che le leggi in vigore non metteranno definitivamente fine alle loro sofferenze. Oggi, però, ad Ojai non è più possibile infliggere ad un elefante le stesse “penitenze” a cui venne sottoposta Tarra anni fa. A suo modo, questa è una presa di posizione storica”.
Naturalmente, i membri del Nonhuman Rights Project non hanno alcuna intenzione di sedersi sugli allori: nelle prossime settimane, infatti, l’associazione cercherà di promuovere la propria iniziativa tra le altre città della California e degli Stati Uniti.
La decisione presa dal consiglio di Ojai non ha convinto proprio tutti. In particolare, l’analista Justin Barker, gran conoscitore delle leggi riguardanti il trattamento degli animali selvatici, ha dichiarato ai media locali: “Ciò che è stato deciso a Ojai è una follia. E’ come invitare qualcuno a portare un elefante sul posto ed a sfidarlo direttamente”.