Gli spettacoli delle drag queen sono perfettamente legali e non possono essere proibiti. A stabilirlo è stata una corte federale del Texas, secondo cui bandire le esibizioni delle drag queen – come hanno tentato di fare più di una decina di Stati americani (tra cui proprio il Texas) viola la libertà di espressione.
“Non tutte le persone apprezzeranno o approveranno certi spettacoli”, ha scritto il giudice distrettuale David Hittner. “Ciò non è diverso dall’opinione di una persona su certe commedie o generi musicali, ma questo da solo non toglie la protezione del Primo Emendamento”.
Secondo Hittner, la legge texana è ingiustamente imprecisa e discriminatoria nei confronti della comunità LGTBQ. Gli spettacoli di drag queen, secondo Hittner, sono un tipo di comunicazione espressiva coperta dal Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti e non sono intrinsecamente pornografici.
Il procuratore generale del Texas continua però a difendere a spada tratta la legge che, tra le altre restrizioni, vieta “l’esibizione di comportamenti sessuali utilizzando accessori o protesi che esagerano le caratteristiche sessuali maschili o femminili” in pubblico o in luoghi in cui i minori di 18 anni possano vederli – con pene fino a un anno di detenzione.
Altri giudici federali, in Tennessee, Florida e Montana, avevano già bloccato simili limitazioni, riscontrando analoghe violazioni della libertà di parola.