“Mi ha dato il mio primo stetoscopio” racconta la ventiseienne Tae Butler, parlando del medico che le salvò la vita curandole una leucemia mieloide acuta a soli 9 anni.
Adesso Tae si sta specializzando in oncologia proprio a fianco del dottor Ted Moore, nello stesso dipartimento medico all’UCLA Mattel Children’s Hospital di Los Angeles che la vide ricoverata.
Il dottor Moore, che l’aveva in cura all’epoca, riuscì a conquistare la bambina – che a causa della malattia aveva dovuto trascorrere oltre sette mesi in ospedale – dandole attenzioni, stimolando la sua creatività e curiosità, tanto da indurla a scegliere di intraprendere la sua stessa professione.
Nel ripercorrere la sua storia, la giovane ricorda ancora quando il medico le disse “Vuoi provare? Sentire un battito cardiaco è così bello” prosegue “mi ha insegnato lui a usare lo stetoscopio per ascoltarlo, trasformando quella che poteva essere una delle peggiori tragedie della mia vita in un’esperienza incredibile”.
Ora le loro strade si sono incrociate nuovamente, Tae è una studentessa di medicina al quarto anno, che ha avuto la possibilità di lavorare come tirocinante nell’equipe del medico che tanto l’aveva ispirata.
Visualizza questo post su Instagram
Figlia dell’agente sportivo Mitch Butler (ex stella del basket UCLA e giocatore NBA), quando nel 2006 iniziò a avvertire i primi sintomi del tumore (linfonodi ingrossati, gengive sanguinanti e un forte dolore alla gamba destra, tanto da impedirle di camminare), Tae fu portata immediatamente al pronto soccorso. Ricevuta la terribile diagnosi fu tempestivamente sottoposta a trattamento chemioterapico.
Il cancro del sangue e del midollo che l’aveva colpita a quel tempo, non dava oltre il 40-50% di probabilità di guarigione e rappresenta ancora oggi la seconda tipologia più frequente di leucemia nei bambini. Le leucemie riguardano un terzo di tutti i tumori che interessano i minori e circa 2 su 10 sviluppano la leucemia mieloide acuta.
Dopo sette mesi di cure e trattamenti che l’hanno indebolita e lasciata senza capelli, Tae è stata in grado di tornare a scuola, seppure con grandi difficoltà, bullizzata e derisa per la sua inevitabile trasformazione fisica; non ha mai messo in discussione l’intenzione di divenire in futuro un medico.
Nel 2019 è riuscita a laurearsi in biologia umana presso la Stanford University e a ottenere una borsa di studio alla UCLA David Geffen School of Medicine. Dopo la fine della specializzazione, prevista nel mese di giugno 2024, auspica di poter continuare ancora a lavorare con il dottor Moore.
Tiene ancora lo stetoscopio regalatole sopra la scrivania, per ricordare a se stessa che quello è il “motore” di quanto sta facendo, e che alimenta la suo forza di volontà anche nei momenti difficili.