Dopo Florida, California e Colorado la nuova frontiera del wellness arriva anche a New York. “Nutri le tue cellule, dai carburante alla tua vita”, è lo slogan del Drip Bar che ha appena aperto a pochi passi dalla affollata stazione di Grand Central. Si tratta di centri (noti anche come IV Bars) che offrono cocktail di vitamine e farmaci da somministrare endovena e promettono di energizzare il corpo in caso di stanchezza, disintossicarlo dopo una sbornia o semplicemente ridare un aspetto luminoso a pelle e capelli. Le flebo, che in teoria dovrebbero contenere vitamina B, C e minerali come zinco, potassio e magnesio, possono essere “corrette” anche con aggiunte di integratori antiossidanti o sostanze antinfiammatorie.
La seduta, che dura dai 30 ai 50 minuti e avviene in un ambiente che somiglia a una spa con luci soffuse, viene gestita da un paramedico o un infermiere che fanno accomodare i clienti su lettini reclinabili per un costo che si aggira intorno ai 100 dollari a sessione.
Ma il prezzo può aumentare fino ai 395 dollari. Come accade, per esempio, in Colorado, con il cosiddetto menù di Halloween di Rocky Mountains Medics, che serve a domicilio una flebo chiamata “The Exorcist Package”. Si tratta di un mix particolarmente strong a base di complesso B, zinco, magnesio, extra dosi di Vitamina B12, Glutatione e Vitamina C mischiati all’anti-infiammatorio Toradol, due dosi dell’anti-nausea Zofran, Pepcid contro i bruciori di stomaco e l’antistaminico Benadryl, il tutto promosso da uno slogan che dice: “È una vera e propria bomba per scacciare i demoni dal tuo corpo”.
Alcune note star e influencer come Kim Kardashian, Kate Upton, Hailey Bieber e Rihanna sono pronte a promuovere questa nuova tendenza, ma medici e professionisti sanitari della National Home Infusion Association hanno espresso la loro preoccupazione sulla mancanza di controlli sanitari accurati e sulla sicurezza e sui reali benefici dei prodotti offerti ai clienti. Altro punto cruciale: i rischi che questa pratica può comportare, come, per esempio, l’insorgere di infezioni venose o gravi complicazioni fra cui la trombosi. “Sono conseguenze rare. Ma vale la pena rischiare se la flebo non è necessaria?”, ha scritto Robert Shmerling sull’Harvard Heath Blog.
Non si sa ancora cosa succederà in futuro e se i Drip Bar continueranno ad avere successo, ma intanto anche dal punto di vista etico gli esperti in campo sanitario si chiedono se sia corretto offrire farmaci a persone potenzialmente in buona salute che vogliono fare solo un trattamento “di benessere e di bellezza” sottraendoli a pazienti che ne hanno davvero bisogno.