Una famiglia della Carolina del Nord ha fatto causa a Google dopo che un loro caro ha perso la vita precipitando da un ponte distrutto che non era stato segnalato su Google Maps.
L’episodio si riferisce allo scorso 30 settembre 2022, quando il 47enne Philip Paxson è stato ritrovato esanime nel suo pick-up ribaltato sotto un ponte crollato ormai da più di dieci anni. Secondo quanto dichiarato dalla suocera su Facebook, Paxson, originario di Hickory, Carolina del Nord, stava tornando a casa dopo aver festeggiato il compleanno della figlioletta di nove anni quando si è verificata la tragedia. Secondo la donna, né la strada che portava al ponte crollato né il ponte stesso avevano barricate o cartelli che avvisavano gli automobilisti del pericolo.
“Era una notte buia e piovosa e lui stava seguendo il suo GPS che lo ha portato lungo una strada di cemento fino a un ponte che dava su un fiume”, si legge nel post. “Mancherà molto alla sua famiglia e ai suoi amici. È stato un incidente totalmente evitabile. Siamo addolorati per la sua morte”.
Secondo l’Associated Press, nella denuncia per negligenza intentata dalla famiglia Paxson, oltre a Google, sono state citate in giudizio anche diverse altri enti e società incaricate di gestione del tratto di strada. Gli avvocati dei Paxson sostengono che diverse persone avessero tentato di avvisare Google del ponte dismesso, ma con scarso successo.
“Le nostre bambine ci chiedono come e perché il loro papà sia morto, e io non riesco a trovare parole che possano spiegare perché, da adulta, non riesco ancora a capire come i responsabili delle indicazioni GPS e del ponte abbiano potuto agire con così poco riguardo per la vita umana”, ha dichiarato Alicia Paxson, moglie di Phillip Paxson, all’AP.
In una dichiarazione al Guardian, un portavoce di Google ha affermato: “Rivolgiamo le più profonde condoglianze per la famiglia Paxson. Il nostro obiettivo è fornire informazioni accurate sul percorso in Maps e stiamo esaminando questa causa”.