Dopo aver lasciato l’Università di Oxford, il professor Georg Gottlob, tra i principali artefici dello sviluppo dell’intelligenza artificiale, ha scelto l’Italia per poter continuare le proprie ricerche. Il docente austriaco, infatti, lavorerà presso l’Università della Calabria, un ateneo con il quale aveva già collaborato tra il 1994 ed i primi anni del 2000.
Ad accoglierlo presso la sede di Rende, vi era anche Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca, che ha dichiarato: “Internazionalizzare le università italiane, e in particolare quelle del Sud, è fondamentale. Il rettore Leone e il professore Gottlob sono i nuovi argonauti dei saperi nel mondo, che diventano grandi nel momento in cui si mescolano e si arricchiscono mutuamente”.
“L’Unical non era a me sconosciuta”, ha invece spiegato il docente sessantasettenne, “collaboro con questo istituto da tanti. Ora ho finalmente avuto la possibilità di venire qui. È un’ottima università, con una equipe di informatica eccellente. Inoltre, mia moglie ed io adoriamo la Calabria e abbiamo scelto di stabilirci a Paola. Qui ho visto la volontà di costruire il futuro, è un buon momento per le startup e sono felice di poter dare il mio contributo”. Gottlob ha poi continuato: “Gli errori delle macchine che costruiamo devono essere studiati per migliorare. Oggi siamo arrivati a logiche di intelligenza artificiale molto efficienti che possono lavorare con big data e sviluppare ragionamenti piuttosto complessi, ma questa disciplina ha ancora bisogno di svilupparsi. Se da Oxford fossi andato a Milano, probabilmente non avrei fatto notizia. Tutti credono che vi sia un grande abisso tra Oxford e Rende, ma non è assolutamente così. Cercherò di fare del mio meglio per essere d’aiuto ai ragazzi. Voglio spiegare loro dove può arrivare l’AI e quali sono i limiti che possono essere migliorati”.
Scherzando, il professore ha infine concluso: “Solitamente lavoro fino a tarda notte. Per questo motivo, il mio cervello prima delle 11 di mattina non funziona bene. Terrò le lezioni solo ed esclusivamente nel pomeriggio, altrimenti non sarei venuto”. Nel suo primo giorno a Rende, il docente austriaco ha tenuto una lectio magistralis sui temi dell’intelligenza e dell’ignoranza artificiale, soffermandosi in particolare sull’utilizzo dei nuovi large language models, sulle loro potenzialità e le loro criticità.
“Per la nostra università è un momento di crescita”, ha dichiarato il rettore Nicola Leone nel corso della cerimonia di benvenuto in onore di Gottlob, “abbiamo l’onore di avere la presenza del ministro e di un grande scienziato che lavora nell’ambito dell’intelligenza artificiale, e da Oxford migra “al contrario” verso la Calabria. Ritengo sia un bel segnale, nonché una grande soddisfazione”. Con l’arrivo del professore, saranno ben quattro i docenti insigniti dell’EurAI fellowship attivi presso l’ateneo di Rende: un primato che, in Italia, l’Unical condivide con la sola Sapienza di Roma.