Le hanno dovuto amputare tutti e quattro gli arti dopo aver rischiato di morire. E tutto per colpa di una porzione pesce arrosto contaminata.
La drammatica vicenda ha coinvolto la 40enne californiana Laura Barajas che, dopo aver trascorso alcuni mesi in ospedale, giovedì è stata sottoposta a un’operazione salvavita per estirpare l’infezione amputando gli arti inferiori e superiori.
Un’amica della paziente, Anna Messina, ha raccontato che la donna si è ammalata qualche giorno dopo aver ingerito i frutti di mare che aveva acquistato in un vicino mercato di San Jose.
“Le sue dita erano nere, i suoi piedi erano neri, il suo labbro inferiore era nero. Aveva una sepsi completa e i suoi reni stavano cedendo”, ha dichiarato a KRON. La conoscente è certa che la causa del malore sia un’infezione da Vibrio Vulnificus, un batterio potenzialmente letale che si trova nei crostacei crudi o nell’acqua di mare e che è in grado di scatenare un’infezione batterica rara – la vibriosi – che causa lacerazioni della pelle e ulcere.
“I modi in cui ci si può infettare con questo batterio sono: uno, mangiare qualcosa che ne è contaminato [e] l’altro è avere un taglio o un tatuaggio esposto all’acqua in cui vive questo insetto”, ha spiegato la dottoressa Natasha Spottiswoode, esperta di malattie infettive.
Gli amici di Laura hanno lanciato una campagna GoFundMe per sostenere le spese mediche della donna e il suo adattamento alla nuova vita, avendo raccolto finora più di 24.000 dollari.
Le persone affette da cancro, malattie del fegato, sistemi immunitari compromessi o che fanno uso di farmaci che abbassano i livelli di acido gastrico hanno maggiori probabilità di contrarre un’infezione o subire conseguenze gravi in caso di malattia. Gli esperti consigliano di evitare di mangiare crostacei crudi o poco cotti, come le ostriche, che possono veicolare il batteri – nonché di indossare guanti quando si maneggiano i molluschi crudi e lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone una volta finito.