La Gen Z americana è meno propensa a descrivere la propria salute mentale come “eccellente”. I ricercatori di Gallup e Walton Family Foundation, che hanno intervistato oltre tremila giovani di età compresa fra i 12 e i 26 anni, hanno stabilito che meno della metà (47%) degli adolescenti è soddisfatto della propria vita in questo momento. Un dato che risulta essere fra i più bassi di sempre fra tutte le generazioni degli Stati Uniti, pari solo alla “silent generation” nota per aver formato la guida del movimento per i diritti civili e aver preso parte alla contestazione giovanile degli anni Sessanta.
La Generazione Z, che conta circa 68 milioni di americani nati tra il 1997 e il 2012, ha dovuto affrontare sfide più impegnative rispetto al periodo storico precedente, come la pandemia che ha influenzato l’istruzione e limitato le interazioni sociali. Del 76% che si dimostra ottimista e dipinge un futuro luminoso davanti a sé, solo il 44% afferma di non sentirsi preparato ad affrontarlo. Si definiscono dirompenti, innovativi, audaci, forti, in grado di lavorare sodo per ottenere quello che desiderano, ma solo il 15% ha dichiarato di stare bene, rispetto al 52% dei Millennial intervistati dieci anni prima, nella stessa fascia di età. La maggior parte ha confessato di aver sperimentato emozioni negative, come, stress, ansia e solitudine.
L’indagine, oltre a porre un focus sulla salute mentale, esplora anche altri aspetti che riguardano le politiche pubbliche, gli ambienti di apprendimento, i luoghi di lavoro e le priorità.
Circa la metà degli intervistati ritiene di essere in grado di potersi permettere il proseguimento degli studi, il 40% ha espresso preoccupazioni sulla violenza armata nelle scuole e il 69% degli studenti nella lista dei desideri mette al primo posto l’obiettivo di “fare abbastanza soldi per poter vivere comodamente”.
Questa ricerca sarà la prima di una serie per analizzare la Generazione Z, considerata quella del cambiamento perché molte delle abitudini dei genitori sono ritenute obsolete Attraverso la loro visione e il loro modo di interpretare la vita gli under 26 potranno avere un peso determinante sull’economia e il tessuto sociale di uno Stato.
Gli Centers for Disease Control and Prevention, l’ente americano che controlla la sanità, hanno asserito che la scarsa salute mentale rimane un sostanziale problema di salute pubblica, soprattutto fra le ragazze adolescenti. Un report del 2018 dell’American Psychological Association dimostra che, rispetto ad altre generazioni, gli appartenenti alla Gen Z, nonostante tutto, sono in grado di riconoscere e risolvere meglio certi problemi perché sono dotati di strumenti migliori rispetto ai loro predecessori.