Bagno di folla a Gioia del Colle, paese della provincia barese, dove il mito hollywoodiano Sylvester Stallone e suo fratello Frank sono stati nominati cittadini onorari. Il riconoscimento è stato consegnato ai due artisti americani dal sindaco Giovanni Mastrangelo, durante una cerimonia pubblica in piazza Plebiscito.
Sly e suo fratello, in questi giorni, erano in vacanza in Puglia, proprio per visitare i luoghi di origine della loro famiglia paterna. Il nonno dell’attore settantasettenne era natio di Gioia del Colle, dove svolgeva la professione di barbiere. Anche il padre dell’intramontabile star di Hollywood è cresciuto presso la cittadina sita a 38 chilometri chilometro da Bari, salvo poi trasferirsi oltreoceano già nei primi anni ’30. Naturalmente la visita di Stallone ha portato enorme entusiasmo tra gli abitanti del posto, che hanno accolto la leggenda del cinema internazionale al grido di “Rocky! Rocky!”.

Alla cerimonia di piazza Plebiscito era presente anche Michele Emiliano, presidente della Regione, che ha dichiarato: “La presenza di Sylvester Stallone a Gioia del Colle, il suo paese di origine, emoziona tutti i gioiesi e tutti i pugliesi. La ricerca del tempo perduto è sempre una delle cose più commoventi e interessanti della vita di ciascuno di noi. Gioia del Colle il paese di origine di mia madre, quindi io come Sylvester Stallone devo i natali a questa meravigliosa città. Siamo onorati della presenza di una persona così importante, capace di fare del cinema un momento di rivoluzione, di passione per noi tutti. I suoi film non si vedono solo una volta, si vedono continuamente e si rivedono anche quando li si conosce a memoria: questo è il segno di un successo, di una umiltà, di una determinazione e di una capacità di lavorare che è tipicamente pugliese”.
“È una giornata storica per tutti noi”, ha invece spiegato il sindaco Mastrangelo, “Sylvester e suo fratello non hanno mai rinnegato le origini gioiesi. Questo forte legame è motivo di orgoglio per tutta la Puglia e per tutti quegli immigrati che, negli anni Trenta, hanno lasciato il nostro Paese in cerca di fortuna. Loro rappresentano un modello positivo di chi partendo da zero ha saputo raggiungere la fama e la celebrità”.
“E’ un onore far parte di un popolo così bello e così forte”, ha infine dichiarato lo stesso Sly, mostrando alla folla la vecchia chiave del salone di suo nonno, “quasi cento anni fa mio nonno ha lasciato questa città: ma prima di farlo lavorava qui, e questa e la chiave della sua bottega. Ha avuto il coraggio di intraprendere quel viaggio: proprio grazie a lui, io oggi sono qui con la mia famiglia. Come direbbe Rocky, vi amo e continuate a combattere!”.