Stitichezza, sindrome dell’intestino irritabile, dolori addominali… i problemi di pancia sono uno dei mali del secolo. Tanto che i lassativi sono sempre più richiesti e negli Stati Uniti si è arrivati a una carenza di glicole polietilenico, anche detto ossido di polietilene, in Italia noto come Macrogol, il principio di farmaci come Miralax e Glycolax che aumentano il volume delle feci. Gli scaffali delle farmacie cominciano a soffrirne.
Lassativi e aiuti all’evacuazione sono fra i farmaci più comunemente richiesti assieme agli anti-influenzali e agli analgesici; ma perché? Gastroenterologi e comportamentalisti, scrive il Wall Street Journal, elencano una serie di problemi: primo fra tutti la dieta povera di fibre e ricca di cibo-spazzatura (insomma poca frutta e verdura, troppi fritti, dolci e cereali raffinati), poi la sedentarietà e l’età che avanza della popolazione. Cose note, da Paesi ricchi; ma in anni recenti c’è di più, e si punta il dito anche contro il Covid. Negli anni della pandemia, la gente ha mangiato peggio e fatto meno esercizio fisico, ma ha anche dovuto tollerare alti livelli di ansia.
Chi soffre di IBS (acronimo di Irritable Bowel Syndrome) sa quanto sia vero che l’intestino è il nostro secondo cervello, come dicono i medici; il secondo organo per numero di neuroni, con forte impatto sulla percezione del dolore e la gestione degli ormoni, pronto a soprassalti in caso appunto di ansia. Post pandemia, l’aumento dei viaggi (esiste la ‘diarrea del viaggiatore’ ma anche la classica stitichezza dei primi giorni) e del lavoro ‘smart’ da casa hanno provocato ulteriori irregolarità nei ritmi quotidiani dei pasti e del riposo – tutti fattori che rovinano le nostre funzioni intestinali.
C’è di peggio: alcuni usano i lassativi per dimagrire, e i social network diffondono disinformazione su come dovrebbero funzionare un intestino sano. Sul sito di Amazon la ricerca di lassativi è triplicata nell’ultimo anno e i produttori di supplementi di fibre stanno facendo grandi affari. “È pazzesco pensare che le nostre disfunzioni intestinali sono tali da mandare esauriti i prodotti che ammorbidiscono le feci” commenta il dottor George Pavlou, a capo della Gastroenterology Associates in New Jersey.
Preoccupa soprattutto che non solo gli anziani facciano ricorso alle farmacie ma anche sempre più giovani. Distinguiamo: un lassativo funziona stimolando fisicamente le contrazioni del colon o richiamando più acqua nell’intestino; un supplemento di fibra aiuta a formare feci più morbide. Secondo i produttori del supplemento Benefiber, è aumentata di molto la quota di mercano dai 18 ai 42 anni.
Si comincia anche a parlare sempre più del rapporto fra un macrobiota sano (cioè l’ambiente batterico dell’intestino) e fenomeni psicologici come ansia e depressione. Aumenta anche il consumo di fermenti lattici, usati per riequilibrare la flora batterica; e siccome sono prodotti da banco, vengono usati anche a sproposito.
Avere maggiore consapevolezza che l’intestino è un organo complesso e delicato, responsabile di gran parte del nostro benessere, di per sé è una buona cosa… Ma i professionisti vorrebbero che questo spingesse il pubblico ad averne cura in primo luogo tramite l’alimentazione e il movimento, ricorrendo ai farmaci solo quando prescritti.