Se ne è andato un campione della libertà. Bill Richardson, l’ex governatore del New Mexico, ex ambasciatore Usa all’Onu, è morto nella sua casa di Chatham, nel Massachusetts. Aveva 75 anni.
Sposato con la sua compagna di scuola Barbara Flavin, con cui ha avuto una figlia, Heather Blaine Richardson. Un portavoce del Richardson Center for Global Engagement, da lui fondato e diretto, ha dichiarato in un comunicato che Richardson è morto nel sonno.
Era uno dei discendenti di William Brewster, uno dei coloni del Mayflower. Era nato a Pasadena, in California in una famiglia molto facoltosa, il padre era il presidente della City Bank Mexico, e aveva costruito una fortuna nell’industria agraria della California. Aveva trascorso la sua gioventù in Spagna, in Messico e negli Stati Uniti, frequentando scuole cattoliche dei gesuiti e la Tufts University nei sobborghi di Boston. Grande giocatore di baseball (i Kansas City Athleticse i Chicago Cubs lo volevano nelle loro squadre) dopo il college lavorò con il parlamentare repubblicano Bradford Morse per entrare poi come consulente per gli affari latinoamericani nel team di Henry Kissinger.
Si trasferì a Santa Fe, in New Mexico, alla fine degli anni ’70. Democratico, è stato eletto al Congresso in rappresentanza del New Mexico settentrionale nel 1982. Parlamentare per 14 anni, venne nominato da Bill Clinton prima ambasciatore delle Nazioni Unite e poi segretario dell’Energia, carica che lascò per candidarsi come governatore del New Mexico nel 2002. Venne eletto per due mandati. Si è anche candidato brevemente alle primarie presidenziali del 2008 ritirandosi dopo poche settimane per fare posto a Barack Obama che poi lo nominò Segretario al Commercio.
Lasciata la politica attiva dal 2011 Richardson si è dedicato con il “Richardson Center for Global Engagement”, per trattare il rilascio di prigionieri e ostaggi politici in paesi come Russia, Cuba, Corea del Nord, Cina e Iraq.
La sua reputazione di negoziatore di ostaggi gli è valsa riconoscimenti internazionali. “Bill Richardson è come un Red Adair diplomatico”, ha detto di lui George Stephanopoulos, ex consigliere senior della Casa Bianca e conduttore della ABC News, paragonando Richardson al super specializzato pompiere dei pozzi petroliferi in fiamme che viaggia per il mondo per spegnerli. “È un abile negoziatore – ha detto Stephanopoulos – si siede e ascolta, e la gente si fida di lui”.
Per questo suo ruolo la scorsa settimana è stato nominato per un premio Nobel. Questa sua missione iniziò quasi per caso dopo aver iniziato il suo primo mandato da governatore quando incontrò due inviati nordcoreani a Santa Fe. Si è recato in Corea del Nord nel 2007 per recuperare i resti dei militari americani uccisi durante la guerra di Corea. Nel 2006, convinse il presidente sudanese Omar al-Bashir a liberare il giornalista americano vincitore del Premio Pulitzer Paul Salopek. Negli ultimi anni in Birmania, per trattare la liberazione di Aung San Suu Kyi. Poi più volte a Mosca per trattare la liberazione dei cittadini americani detenuti in Russia. A gennaio dello scorso anno era riuscito ad ottenere la liberazione del veterano della Marina Taylor Dudley, poi aveva perorato la liberazione della stella del basket femminile Britney Griner e l’ex marine Paul Whelan. La Griner, dopo che venne liberato dal carcere federale il “Mercante della Morte” Viktor Bout, fu rilasciata dai russi,mentre Paul Whelan è ancora detenuto.
Carico di senso dell’umorismo, durante una intervista con David Letterman, il popolare comico che conduceva uno show televisivo nella tarda serata, raccontava di quando nella sua tappa elettorale nel 2007 a Phoenix in Arizona, telefonò alla madre per dirle che si era candidato per la Casa Bianca e le disse: ‘Mamma, mi sono candidato alla presidenza”. Dopo alcuni secondi di silenzio la madre frastornata gli aveva risposto “Presidente di cosa?”. “Capii allora – affermò Bill Richardson – che era meglio che mi fossi ritirato”.

In una dichiarazione fornita dal Richardson Center for Global Engagement, il vicepresidente Mickey Bergman ha affermato che Richardson “ha vissuto tutta la sua vita al servizio degli altri”. “Era un grande governatore; spero che vinca il Premio Nobel”, ha detto Bardacke.
In una dichiarazione, il senatore democratico del New MexicoBen Ray Luján ha definito Richardson un caro amico. “Il governatore Richardson è stato un gigante nel servizio pubblico e nel governo, servendo come membro del Congresso, ambasciatore delle Nazioni Unite, ministro e governatore”, ha detto Luján. “Nella sua carriera post-governativa, gli è stato affidato il compito di gestire alcunedelle più importanti e delicate crisi diplomatiche, e lo fece con grande successo e riservatezza. Qui nel New Mexico lo ricorderemo sempre come il nostro governatore”.