Siamo soli nell’universo?
Forse il nuovo sito nuovo sito web lanciato dal Dipartimento della Difesa – www.aaro.mil – non fornirà una risposta decisiva, ma contribuirà quantomeno a fare un po’ più di luce sul fenomeno UFO (o UAP, come sono stati ribattezzati, ossia l’acronimo inglese per “fenomeni aerei non identificati”). Online sono in corso di pubblicazione foto e video (desegretati) di fenomeni UFO degli ultimi decenni.
Il Pentagono ha svelato ufficialmente il sito giovedì, allo scopo di “aggiornare regolarmente il pubblico sul lavoro e le scoperte dell’AARO”, anche se al momento il portale è ancora in fase di sviluppo. Tra le funzioni offerte anche un meccanismo per coloro che hanno avuto esperienze dirette con gli UAP per registrare i loro avvistamenti online.
“Il [Dipartimento della Difesa] è impegnato a garantire la trasparenza nei confronti del popolo americano per quanto riguarda il lavoro dell’AARO (ente incaricato di indagare sugli oggetti “che potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale”) sugli UAP”, ha dichiarato l’addetto stampa Pat Ryder durante un briefing giovedì. “L’AARO aggiornerà regolarmente il sito web con le sue attività e i risultati più recenti, man mano che nuove informazioni saranno autorizzate per la pubblicazione”.
Il lancio del sito arriva poco più di un mese dopo che tre testimoni hanno testimoniato davanti al Congresso che il governo degli Stati Uniti sarebbe a conoscenza di diversi casi inspiegati di UFO da decenni, e che il Pentagono si sarebbe spesso ritorto contro coloro che avevano cercato di segnalarlo.
Sul sito sono già disponibili alcuni “video ufficiali di UAP”, tra cui il filmato di un oggetto ripreso da un jet F/A-18 della Marina nel novembre 2004 avvistato dall’ex pilota della Marina David Fravor e descritto da costui durante la sua testimonianza al Congresso il mese scorso.