Zillow, la società immobiliare on line, non ha dubbi: Donald Trump ha “venduto” il golf resort di Mar A Lago ad una società del figlio Donald Junior, la Mar A Lago Inc. Non viene specificato se si sia trattato di una vendita o di un trasferimento di proprietà il cui valore stimato è di 422 milioni di dollari.
Non si capisce se si sia trattato di uno spostamento strategico per rimuoverla dalla Trump Organization, la holding del presidente, in vista delle pendenze giuridiche che lo attendono. Ad ottobre ci sarà la prima udienza della causa civile intentata dall’Attorney General dello Stato di New York, Letitia James, che ha citato in giudizio sia Donald Trump che la Trump Organization sostenendo che hanno ingannato le banche e le autorità fiscali sul valore delle loro proprietà immobiliari, come campi da golf e grattacieli, per ottenere prestiti e benefici fiscali. L’azione legale potrebbe portare a sanzioni civili contro la società se la James dovesse dimostrare il dolo. La procura generale dello Stato chiede una multa di 250 milioni di dollari e il divieto per Trump di fare affari a New York.
Zillow, che afferma di ricevere “informazioni dall’ufficio comunale preposto alla registrazione delle transazioni immobiliari nella tua zona”, riferisce che l’immobile è stato venduto il 4 agosto 2023.
Il sito afferma: “Le informazioni che forniamo sono informazioni pubbliche raccolte dai registri immobiliari della contea. Le informazioni catastali, che delineano il lotto su cui si trova una casa, provengono da varie fonti pubbliche, come la contea”.

Considerata National Historic Landmark nel 1980, la villa di Mar A Lago a Palm Beach è stata costruita negli anni Venti da Marjorie Merriweather Post, la miliardaria figlia di C. W. Post, il “re dei cereali da colazione”, divenendo la residenza invernale di una delle principali protagoniste del jet set newyorkese dopo la fine della Guilded Age. A 27 anni, dopo la morte del padre Marjorie Merriweather Post ereditò la Postum Cereal Company diventando la donna più ricca in America. Sposò un avvocato di Washington che venne nominato ambasciatore a Mosca, dove si trasferì per alcuni anni. E l’arte russa, San Pietroburgo, l’Hermitage la affascinarono.
Tornata negli Stati Uniti decise di costruire una villa di 126 stanze dove trascorrere i mesi più freddi. Dopo la sua morte nel 1973, fu lasciata in eredità al National Park Services che però dopo pochi anni finì i fondi per il mantenimento e quindi fu messa all’asta e venne acquistata da Trump nel 1985. Venne rielaborata da Ivanka Trump sullo stile di Palazzo Chigi a Roma, con 58 stanze da letto, 33 bagni, 5 campi da golf, due saloni per conferenze, un cinema, tre piscine e 3 rifugi anti-atomici. Senza considerare i numerosi tavoli di marmo, i mosaici spagnoli, i marmi di Carrara, le pareti damascate e i sanitari d’oro.