”I’d like to be/Under the sea/In an octopus’s garden in the shade” cantavano i Beatles in Abbey Road (1969). Più di cinquant’anni dopo abbiamo scoperto che il giardino dei polpi in fondo al mare esiste davvero: ne parla una ricerca pubblicata sulla rivista Science Advances.
Per prima lo vide, nel 2018, una spedizione oceanica attraverso un rover che esplorava il fondale a oltre 3.000 metri di profondità, al largo della California. Il robot inviò in streaming alla nave le immagini di una distesa di polpi a testa in giù sulle pendici del Davidson Seamount, un vulcano sottomarino inattivo. Ciascuno coi suoi otto tentacoli avvolti su se stesso, incuneati negli scogli. Proteggevano le uova come uccelli in un nido.
Ma perché proprio lì? James Barry, ecologo marino dell’Acquario di Monterey Bay, ha studiato per tre anni questa gigantesca nursery con un team di biologi, geologi e ingegneri. Sono giunti alla conclusione che i polpi si giovano di una sorgente di acqua termale che riscalda l’ambiente anche a quelle profondità e facilita la schiusa delle uova, migliorando le probabilità riproduttive; invece che i 5/10 anni che sarebbero necessari per schiudere un uovo a quelle temperature (meno 15 gradi centigradi) ne bastano un paio (grazie alla sorgente l’acqua arriva a 10 gradi). Prima è, meglio è: i polpi che covano non mangiano e muoiono poco dopo la schiusa. Meno tempo ci vuole, più la madre avrà energie da dedicare alle uova. Nell’area, gli studiosi hanno contato almeno 6,000 polpi e potrebbero essercene 20.000, ha spiegato Barry al New York Times; oltre l’80% sono femmine.
Questo non è l’unico caso, spiega il quotidiano USA. Una nursery simile era stata avvistata nel 2013 al largo della Costa Rica (senza capirne lo scopo) e la squadra di Barry ne ha già trovata un’altra cinque miglia a nord della prima, sempre in California
Si pensava finora che i polpi – animali molto intelligenti – fossero solitari ma queste scoperte raccontano di un ciclo vitale fin qui sconosciuto. Chissà cosa ne pensa Ringo Starr (Octopus’s Garden è uno dei suoi pochi successi). L’idea della canzone la ebbe in vacanza in Sardegna in barca (era con Peter Sellers); un pescatore gli spiegò che i polpi raccolgono oggetti preziosi per farne giardini sul fondale.
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