Il bilancio delle vittime degli incendi che negli scorsi giorni hanno devastato le Hawaii è salito ad almeno 110 morti, secondo quanto dichiarato mercoledì dal governatore Josh Green in una conferenza stampa.
Mentre i soccorsi cercano di identificare i cadaveri (spesso carbonizzati) e contare i dispersi, al procuratore generale dello Stato è stato chiesto di indagare sulla reazione delle autorità all’emergenza. Il punto più controverso riguarda il mancato utilizzo delle sirene – di cui tutte le Hawaii sono piene. Solo a Maui, l’isola maggiormente devastata dalle fiamme, ce ne sarebbero almeno 80, nessuna delle quali è però entrata in funzione.
Le sirene “vengono utilizzate principalmente per gli tsunami” e gli abitanti “sono addestrati a rifugiarsi in quota” quando suonano, ha detto alla stampa Herman Andaya, capo dell’agenzia responsabile della gestione delle emergenze alle Hawaii.
“Se avessimo suonato le sirene quella notte, temiamo che la gente si sarebbe recata sul fianco della montagna e, in tal caso, sarebbe andata incontro all’incendio”, ha aggiunto Andaya – che ha difeso la scelta di affidarsi a due diversi sistemi di allerta: uno che invia messaggi di testo ai telefoni e un altro che trasmette messaggi di emergenza alla televisione e alla radio. Inoltre, dato che le sirene sono situate principalmente sul lungomare, per il funzionario sarebbero state inutili ad aiutare le persone che si trovavano su terreni più alti.
Anche il governatore democratico Green ha difeso la decisione di non suonare le sirene. “La cosa più importante che possiamo fare a questo punto è imparare a essere più sicuri in futuro”, le sue parole.
Il prossimo lunedì 21 agosto, intanto, il presidente Biden e alla moglie Jill hanno annunciato che si recheranno sull’isola di Maui per toccare con mano i danni causati dagli incendi, incontrare i sopravvissuti e ringraziare i soccorritori che da una settimana lavorano ininterrottamente. Su X il commander-in-chief ha scritto che si impegnerà per “fornire agli hawaiani tutto quello di cui avranno bisogno per riprendersi da questo disastro”.