Il procuratore federale del Delaware, David Weiss, è stato nominato special counsel per supervisionare le indagini su Hunter Biden, figlio del presidente Joe. A dichiararlo è stato venerdì il procuratore generale degli Stati Uniti, Merrick Garland.
Garland ha dichiarato che Weiss, già nominato dall’ex presidente Donald Trump per indagare sulle condotte opache di Biden jr. circa un decennio fa (quando era nel CdA di un’azienda ucraina), ha chiesto all’inizio della settimana di essere nominato consulente speciale.
“Dopo aver considerato la sua richiesta e le circostanze straordinarie relative a questa vicenda, ho concluso che è nell’interesse pubblico nominarlo come procuratore speciale”, ha dichiarato Garland durante una conferenza stampa tenutasi presso il Dipartimento di Giustizia.
Nelle stesse ore in cui avveniva l’annuncio, i procuratori federali hanno peraltro rivelato in nuovi documenti giudiziari di aver raggiunto una “impasse” nelle trattative di patteggiamento con gli avvocati del figlio del presidente.
Nonostante debba più di 100.000 dollari di tasse arretrate su più di 1,5 milioni di dollari di entrate nel 2017 e 2018, a fine luglio il sospettato si è dichiarato non colpevole di evasione fiscale – dopo che un accordo di patteggiamento iniziale tra i suoi avvocati e i procuratori federali era saltato a causa di un’altra accusa relativa al possesso di armi da fuoco sotto effetto di stupefacenti.
I repubblicani al Congresso sono alla ricerca di una ‘pistola fumante’ che leghi le presunte malefatte di Hunter al padre Joe, così da avviare un’impeachment. I politici GOP sostengono che Biden senior abbia partecipato attivamente agli affari del figlio e ne abbia tratto vantaggio – accusa che è tuttavia categoricamente smentita dalla Casa Bianca.
Donald Trump – anche lui alle prese con controversie legali – ha spesso menzionato proprio il giovane Biden nel tentativo di screditare il padre, suo probabile avversario alle elezioni del 2024.