Un risultato straordinario verso l’energia pulita: i ricercatori della National Ignition Facility del Lawrence Livermore Laboratory in California hanno replicato il successo di dicembre e sono di nuovo riusciti a fondere due atomi ottenendo un guadagno netto di energia, realizzando un sogno a cui si pensa dagli anni Cinquanta.
La fusione nucleare è il processo che dà energia al Sole e alle altre stelle, come un reattore nucleare naturale; è la migliore speranza di una fonte di energia pulita illimitata. È l’opposto della fissione nucleare, cioè il procedimento su cui si basano oggi le centrali di energia atomica, in cui gli atomi pesanti vengono scissi in un processo che crea scorie radioattive pericolose per lungo tempo.
La fusione del nucleo di due atomi produce molta più energia e quantità assai minori di scorie radioattive che hanno vita breve (poche decine di anni contro le migliaia di anni delle scorie da fissione nucleare); inoltre, il processo non dà luogo all’emissione di gas a effetto serra. Tuttavia, forzare gli atomi ad ‘accoppiarsi’ richiede alte temperature ed alta pressione; fino allo scorso dicembre nessun esperimento era riuscito a produrre più energia di quanta se ne immettesse per la fusione.
I risultati del successo di questo mese di agosto sono ancora in corso di analisi. L’esperimento di dicembre – costato miliardi di dollari – aveva inserito una piccola quantità di idrogeno in una capsula grande come un grano di pepe; poi 192 potenti raggi laser erano stato usati per riscaldare e comprimere l’idrogeno fino a fondere i nuclei producendo energia, elio e neutroni. Il guadagno netto di energia era stato piccolo, appena sufficiente a far bollire l’acqua di una ventina di pentole, ma abbastanza per accendere le speranze: aveva dimostrato che è concretamente possibile costruire una centrale energetica basata sulla fusione atomica.
Il guadagno di energia dovrà però essere molto più alto perché sia conveniente: l’esperimento di dicembre è stato positivo se si compara l’energia immessa verso l’idrogeno e quella prodotta dalla fusione, ma nell’equazione non rientra l’energia necessaria a far funzionare i raggi laser. La strada insomma è ancora lunga.
La fusione nucleare può produrre energia illimitata perché il combustibile, l’idrogeno, è inesauribile (le molecole dell’acqua, anche marina, sono formate da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, secondo la nota formula H2O). I reattori non conterrebbero sostanze radioattive come l’uranio, e non produrrebbero sostanze chimiche da combustione.