Una donna ucraina è stata arrestata “in flagrante” dagli 007 di Kyiv in quanto sospettata di aver aiutato l’intelligence di Mosca a pianificare un tentativo – sventato – di assassinio nei confronti del presidente Volodymyr Zelensky alla fine di luglio.
La presunta informatrice è stata descritta da un funzionario anonimo come “un’ex commessa di un negozio di articoli militari nel territorio di una delle unità di guerra” ad Ochakiv. Zelensky si era infatti recato in città lo scorso 27 luglio per fare visita ad alcuni soldati feriti all’interno di un ospedale cittadino, nel corso di un più ampio tour che lo ha portato anche a Odessa e Mykolaiv.
“L’autrice ha cercato di stabilire l’orario e l’elenco dei luoghi del percorso approssimativo del capo di Stato nel territorio della regione” di Mykolaiv, ha dichiarato il servizio di sicurezza statale ucraino, l’SBU, in un comunicato pubblicato sul proprio sito web.
Sarebbe stato proprio l’intervento tempestivo delle intelligence di Kyiv a sventare l’attentato della donna, che – non sapendo di essere spiata dagli 007 ucraini – in quei giorni avrebbe incontrato alcuni agenti russi e per loro conto avrebbe cercato di localizzare “l’ubicazione dei sistemi di guerra elettronica e dei depositi di munizioni delle forze armate ucraine nella regione di Ochakiv”. Informazioni che, si legge, avrebbero dovuto essere utilizzate “per preparare un nuovo massiccio attacco aereo sulla regione di Mykolaiv”.
La donna è stata arrestata il 1° agosto mentre stava scattando delle fotografie a siti sensibili. Se riconosciuta colpevole, rischia fino a 12 anni di carcere.