Due marinai americani sono stati arrestati con l’accusa di spionaggio per conto della Cina. A darne notizia è stato il dipartimento della Giustizia, che ha confermato come entrambi siano accusati di aver trasmesso informazioni classificate sulla difesa nazionale a funzionari dell’intelligence cinese in cambio di pagamenti in contanti.
Jinchao “Patrick” Wei, un 22enne nato in Cina e diventato cittadino americano l’anno scorso, e Wenheng Zhao, sono stati arrestati mercoledì dall’Fbi.
In particolare Zhao, 26 anni, dovrà fronteggiare l’accusa di cospirazione e ricezione di una tangente da parte di un pubblico ufficiale e dovrà presentarsi oggi pomeriggio presso il Tribunale distrettuale degli Stati Uniti nel centro di Los Angeles.
Avrebbe infatti inviato a Pechino piani operativi per un’esercitazione militare statunitense su larga scala nella regione indo-pacifica, che descrivevano in dettaglio la posizione specifica e i tempi dei movimenti delle forze navali, degli sbarchi, delle operazioni marittime e del supporto logistico.
Avrebbe anche fotografato gli schemi elettrici e le cianografie di un sistema radar installato in una base militare statunitense a Okinawa, in Giappone.
In cambio delle informazioni, i servizi segreti cinesi avrebbero pagato a Zhao 14.866 dollari.
“Inviando queste informazioni militari sensibili a un ufficiale dell’intelligence impiegato da uno Stato straniero ostile, l’imputato ha tradito il suo sacro giuramento di proteggere il nostro Paese e di sostenere la Costituzione – ha detto il procuratore degli Stati Uniti Martin Estrada – A differenza della stragrande maggioranza del personale della Marina degli Stati Uniti che serve la nazione con onore, distinzione e coraggio, Zhao ha scelto di vendere i suoi colleghi e il suo Paese”.