Un’infermiera statunitense e il figlio sono stati rapiti ad Haiti lo scorso giovedì. A confermarlo sono le autorità statunitensi.
Aliz Dorsainvil, moglie del direttore di una organizzazione umanitaria cristiana – El Roi Haiti – è stata portata via insieme al figlio giovedì mattina, mentre prestavano servizio nel campus della ONG vicino alla capitale Port-au-Prince.
“Siamo al corrente delle notizie sul rapimento di due cittadini statunitensi ad Haiti”, ha dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato in un comunicato. “Siamo in contatto regolare con le autorità haitiane e continueremo a lavorare con loro e con i nostri partner interagenzie del governo statunitense”. “Il Dipartimento di Stato americano e le nostre ambasciate e consolati all’estero non hanno priorità più alta della sicurezza e della protezione dei cittadini statunitensi all’estero”, ha aggiunto.
Secondo il sito web di El Roi Haiti, Dorsainvil ha lavorato come infermiera nel New Hampshire prima di trasferirsi definitivamente ad Haiti per servire come infermiera comunitaria dell’organizzazione.
I rapimenti sono avvenuti lo stesso giorno in cui gli Stati Uniti hanno ordinato al personale governativo non urgente e ai familiari di lasciare Haiti il prima possibile, a causa di “rapimenti, criminalità, disordini civili e scarse infrastrutture sanitarie”. Il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha inoltre proposto la creazione di una forza di pace multinazionale per Haiti, affermando che le bande armate controllano circa l’80% della capitale Port-au-Prince, dove i rapimenti a scopo di riscatto, le rapine a mano armata e i furti d’auto sono all’ordine del giorno.