Duro colpo per la Casa Bianca: un giudice federale ha infatti bocciato le stringenti politiche di asilo per i migranti varate dall’amministrazione Biden appena tre mesi fa (prima della scadenza del Title 42).
Le norme, in vigore dal 12 maggio, prevedono l’espulsione di coloro che chiedono l’asilo se hanno attraversato il confine senza un appuntamento ufficiale con le autorità o senza alcuna prova che hanno cercato di ottenere l’asilo in altri Paesi prima di raggiungere gli Stati Uniti.
La misura mirava ad affrontare l’emergenza migratoria, che ogni mese vede circa 200.000 migranti tentare di attraversare il confine meridionale. L’anno scorso, le autorità di frontiera hanno intercettato più di due milioni di persone che hanno tentato di entrare negli Stati Uniti, sia illegalmente che legalmente (tramite richiesta di asilo).
Questo afflusso significativo è diventato una delle principali preoccupazioni politiche di Biden, con l’opposizione repubblicana che lo ha criticato per il lassismo delle politiche di frontiera.
“Il Dipartimento di Giustizia non è d’accordo con la sentenza emessa oggi dalla corte distrettuale nel caso East Bay e intende appellarsi alla decisione e chiedere una sospensione in attesa dell’appello. Rimaniamo fiduciosi nella nostra posizione secondo cui la norma sull’elusione dei percorsi legali è un esercizio legittimo dell’ampia autorità concessa dalle leggi sull’immigrazione”, ha dichiarato il portavoce del Dipartimento della Giustizia.
Il giudice Jon Tigar della Corte distrettuale settentrionale della California si è precedentemente pronunciato contro una politica simile sotto l’amministrazione Trump.