Ci potrebbe essere una banale ‘scappatella’ con una presentatrice TV dietro l’improvvisa defenestrazione del ministro degli Esteri cinese Qin Gang, che ieri è stato clamorosamente destituito e rimpiazzato dal suo predecessore Wang Yi al vertice della diplomazia di Pechino.
L’ultima apparizione pubblica del diplomatico 57enne, fedelissimo del presidente Xi Jinping nonché ex ambasciatore a Washington, risale a più di un mese fa. Era il 25 giugno quando un sorridente Qin incontrava a Pechino alcuni alti funzionari dello Sri Lanka, del Vietnam e della Russia. Da allora di lui non si sono avute più tracce – se non un freddo comunicato con cui l’Assemblea nazionale del popolo comunicava la decisione di sfiduciarlo a meno di 7 mesi dalla nomina (avvenuta a fine dicembre).
Casualità – o causalità – vuole che ad essere rimasta lontana dalla scena pubblica nell’ultimo periodo sia anche Fu Xiaotian, giornalista del network Phoenix TV. La reporter 40enne laureata a Cambridge è un volto noto del piccolo schermo cinese, intervistando spesso alti funzionari comunisti. E tra questi figura anche Qin, che in veste di ambasciatore cinese a Washington nel marzo 2022 parlò proprio ai microfoni di Fu.
Alcuni utenti (forse col senno di poi) hanno però prontamente notato qualche smorfia affettuosa e complicità ‘di troppo’ tra i due – che è stato subito considerata una prova di un flirt, nonostante il funzionario sia già sposato. Un altro indizio che ha dato adito alle speculazioni viene dal seguente tweet, pubblicato da Fu lo scorso aprile.
Last time flying alone with this aircraft was from LA to DC for a work visit, and that both happily and sadly turned to be the very last interview I did with Talk with World Leaders. This time to fly out with this aircraft was also from LA, but with precious baby son Er-Kin🥹 pic.twitter.com/C8izukrkzj
— Fu Xiaotian 傅曉田 (@xiaotianphoenix) April 10, 2023
In una foto la 40enne (nubile) mostra un neonato – senza specificare però chi sia il padre. E proprio qualche giorno dopo aver pubblicato queste foto su Twitter e Weibo, la donna è scomparsa da tutte le piattaforme di social media.
Non è la prima volta che un alto funzionario cinese viene ‘colto sul fatto’ per una relazione extra-coniugale: nella Cina di Xi d’altronde la moralità e la reputazione sono requisiti fondamentali per rimanere al vertice. Tuttavia, spesso tali accuse possono essere usate come pretesto per rimuovere coloro che sono politicamente scomodi alla leadership.
Ufficialmente il ministero ha giustificato la lunga assenza di Qin adducendo “motivi di salute” non meglio specificati. Eppure, la mancanza di informazioni dettagliate ha giocoforza alimentato un vortice di speculazioni, tra cui quella che a Pechino potrebbe essere in corso un durissimo scontro di potere – da cui nemmeno fedelissimi di Xi (come Qin) sarebbero immuni.