Un’attenzione così alta per il numero di ricoveri nei pronto soccorso non si vedeva ormai da un paio di anni. Stavolta, però, sul banco degli imputati non c’è più il Covid-19, bensì l’ondata di caldo eccezionale che da ormai una settimana imperversa su tutta l’Europa (o quasi) – Italia in primis, ma anche Grecia, Spagna, Francia e Belgio.
Così come successo durante la pandemia, sono gli anziani a pagarne le conseguenze più dure. Chi tra loro può permetterselo si rifugia in casa con l’aria condizionata accesa o in località costiere. Ma per molti altri i rimedi – quando bastano – sono decisamente più essenziali: non uscire nelle ore più calde (o non uscire affatto), tenere le persiane abbassate, bere molti liquidi, evitare alcolici, e fare pasti leggeri.
Le temperature roventi si sono abbattute sul Vecchio Continente come una vera e propria epidemia, aggravando la solitudine e i rischi per la salute di molti anziani e spingendo i Governi a prendere misure estreme per cercare di proteggerli.
La situazione più urgente sembra proprio quella relativa all’Italia, che è la nazione più vecchia d’Europa, con una popolazione di oltre 65 anni superiore al 24%, di cui oltre 4 milioni vivono da soli. Lo scorso anno il Belpaese ha registrato tre ondate di calore significative – più della maggior parte delle altre nazioni europee. Non a caso gli italiani rappresentano circa il 30% delle 61.000 persone che, secondo le stime, sono morte in Europa la scorsa estate a causa del caldo torrido.
Quest’estate il timore è che il bilancio possa essere ben peggiore. Molti esperti fanno paragoni con il 2003, quando più di 70.000 persone sono morte – in quella che rimane al momento l’estate europea climaticamente più letale dell’età contemporanea.
Le difficoltà psicofisiche e l’isolamento affrontati dai più vulnerabili rispecchiano per molti aspetti la lotta contro il coronavirus, anche se gli esperti sanitari ritengono che la pandemia abbia lasciato in piedi alcune pratiche benefiche, come la visita e il trattamento dei pazienti nelle loro case, oltre a una migliore cooperazione tra i servizi sanitari e la telemedicina.
Intanto la protezione civile di Roma ha allestito 28 “punti di assistenza al caldo” in tutta la città per cercare di evitare che residenti e turisti abbiano problemi di salute a causa delle temperature estreme. Alcuni ospedali del Centro-sud hanno registrato un aumento del 20%-25% di arrivi ai pronto soccorso con disidratazione o altre malattie causate dall’esposizione al calore.
L’Associazione nazionale guide alpine italiane ha dichiarato che il caldo intenso degli ultimi giorni potrebbe causare frane nei ghiacciai del nord del Paese, mentre a Matera le autorità locali hanno vietato la circolazione dei veicoli a cavallo, comprese le carrozze e le carrozzine generalmente utilizzate dai turisti, per proteggere gli animali. In Sicilia, che nell’agosto 2021 ha fatto segnare il record di caldo europeo (48,8°C), la colonnina di mercurio è salita a 46°C-47°C martedì e mercoledì nella zona tra Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, e Sciacca, in provincia di Agrigento.