Il presidente israeliano Isaac Herzog si rivolgerà oggi al Congresso al termine di una fitta due-giorni di incontri a Washington, in cui il capo di Stato di Tel Aviv ha cercato di rassicurare l’alleato USA sulla solidità della democrazia dello Stato ebraico.
Incontrando il suo omologo israeliano alla Casa Bianca, ieri Joe Biden aveva sottolineato i solidi legami tra le due nazioni, nonostante le acredini tra l’amministrazione democratica e il governo ultra-conservatore guidato dal premier Benjamin Netanyahu. Le divergenze, nate sul piano personale, si sono recentemente aggravate a causa di una controversissima riforma giudiziaria, promossa proprio da Netanyahu, che rischia di minare l’indipendenza della magistratura – oltre alla continua espansione degli insediamenti ebraici nei territori palestinesi occupati che mina il processo di pace.
“La democrazia israeliana è forte e resistente e dovremmo considerare l’attuale dibattito in Israele, con tutte le sue sfaccettature, come un tributo alla forza della democrazia israeliana”, ha dichiarato Herzog ai giornalisti. Da parte sua, l’inquilino della Casa Bianca ha ribadito il suo “amore radicato e duraturo” per Israele.
Herzog è atteso a Capitol Hill intorno alle 11:00 ora locale (le 17:00 in Italia). Alcuni dei democratici più progressisti del Congresso hanno tuttavia già dichiarato che boicotteranno il discorso. Ad esempio la deputata palestinese-americana Rashida Tlaib, che su Twitter ha invitato “tutti i membri del Congresso che si battono per i diritti umani di tutti a unirsi a me”. Saranno assenti anche i rappresentanti Ilhan Omar, Jamaal Bowman e Alexandria Ocasio-Cortez.
“Il discorso del presidente israeliano Isaac Herzog viene pronunciato a nome del governo più a destra della storia di Israele, in un momento in cui l’esecutivo promette apertamente di “schiacciare” le speranze palestinesi di statualità – mettendo essenzialmente un chiodo nella bara della pace e di una soluzione a due Stati”, ha detto Omar.
Lunedì Biden ha intanto invitato Netanyahu negli Stati Uniti per una visita ufficiale nel corso dell’anno.