Cosa ci fa un bambino in autostrada? Non si tratta di un indovinello, ma la domanda cruciale di una vicenda dai contorni decisamente enigmatici – quella che vede come protagonista Carlethia “Carlee” Nichole Russell, una 25enne dell’Alabama misteriosamente scomparsa e poi riapparsa dopo 48 ore.
Tutto inizia giovedì sera, mentre la giovane sta guidando sull’autostrada I-459 che attraversa la contea di Jefferson. Ad allarmarla è un dettaglio a dir poco strano: c’è infatti un neonato sulla carreggiata. La donna decide perciò di accostare e di trarre in salvo il piccolo. Ma è qui che i contorni della vicenda si fanno nebulosi.
Di Russell non si ha più traccia per due giorni, prima che la 25enne faccia ritorno a casa fisicamente stremata e scioccata. Ma cosa è successo? Il fidanzato della donna, Thomar Latrell Simmons, non ha dubbi: la sua ragazza è stata rapita – anche se è talmente stanca da non poterlo dire di persona.
“Ha letteralmente lottato per la sua vita per 48 ore, quindi fino a quando non sarà di nuovo stabile fisicamente e mentalmente, non sarà in grado di fornire alcun aggiornamento o dove si trovi il suo rapitore in questo momento”, ha scritto su Facebook l’uomo. Il suo post fa eco a quanto affermato dai genitori di Russell domenica scorsa, ossia che il neonato fosse un’esca posizionata da uno o più sequestratori per rapirla.
Effettivamente, quando gli agenti sono arrivati nel luogo in cui la Russell aveva segnalato il bambino vagante, hanno trovato il suo veicolo e alcuni dei suoi effetti personali, tra cui il telefono. Ma né lei né il bambino erano più lì. E nemmeno gli investigatori sembrano avere una chiara idea su dove possa essere stata Russell da giovedì a sabato.
Ciò che è certo è che, proprio sabato, la studentessa di infermieristica è stata accompagnata a casa sua a Hoover e “sembrava in stato di shock”, ha dichiarato la polizia. È stata trasportata in un ospedale locale per essere valutata – e la polizia ha promesso che le avrebbe dato il tempo di riprendersi prima di interrogarla.