Non per le bombe a grappolo all’Ucraina o per il vertice Nato in Lituania: i social media parlano di Joe Biden da giorni perché salendo sull’Air Force One, destinazione Vilnius, aveva ai piedi un paio di scarpe sportive slip-on, senza lacci e senza calze; e se per un uomo è un errore di stile portare i calzini corti, andare a caviglie nude è stato condannato addirittura come scandaloso. Si tratta in verità di un paio di Sketchers (mille colori, comodissime grazie alla soletta in memory-foam, leggerissime e lavabili in lavatrice; non è pubblicità ma recensione da ‘acquisto verificato’ come dice il sito di Bezos), ed è ben comprensibile che il peraltro anziano presidente le scelga per un viaggio transoceanico. Magari avrebbe potuto metterle a bordo, come le pendolari newyorchesi che si mettono i tacchi solo in ufficio.
Ma a monte: quanto è lecito a un presidente infrangere il ‘decoro’ della moda? Quanto ha senso che i giornali e i social si scatenino sui dettagli, e perché?
Barack Obama – forse il presidente più chic insieme a JFK – fece sensazione quando si presentò a una conferenza stampa sull’Isis in completo beige, invece dei soliti blu o grigi: l’accusa in quel caso era di troppa nonchalance. In verità un abito simile lo aveva già messo Ronald Reagan decenni prima, ma non in conferenza stampa. Altrettanto ‘scandalosa’ fu l’apparizione di Michelle Obama in un abito smanicato (le braccia e le caviglie nude, equivalente moderno delle gambe scoperte all’epoca delle crinoline).

Lo stesso John Kennedy fece la storia come il primo presidente a non mettersi un cappello durante la cerimonia del giuramento, nel lontano 1961; gli storici della moda però sottolineano che si limitò a seguire un trend ormai consolidato fra la popolazione (per maggiori dettagli la serie Mad Men è utilissima, c’è chi lo porta e chi no; Kennedy comunque in qualche occasione si mise un cappello a cilindro).
In sostanza, infrangere la tradizione rischia di prestare il fianco a diverse critiche. Per un presidente nero, o per un cattolico democratico come Kennedy: non comportarsi come la gravitas e il rispetto del ruolo richiederebbero. Per un presidente anziano come Biden: mettersi le scarpe comode fa pensare che sia stanco e poco vigoroso.
Oppure, certe bizzarrie mirano a mascherare difetti o presunti tali, e rischiano però di essere un boomerang. Perché Donald Trump porta cravatte straordinariamente lunghe? La risposta l’ha data l’ex governatore del New Jersey, Chris Christie, che nella sua autobiografia Let me finish ricorda quando Trump nella campagna elettorale 2016 gli consigliò di usare cravatte lunghe “perché lo avrebbero fatto apparire più magro”. La questione apparve abbastanza importante al quotidiano The Guardian da scriverci su un articolo.

Non è strano infatti che giornalisiti e utenti social si accaniscano sull’aspetto del presidente Usa… non solo perché è l’uomo più potente del mondo (se lo è ancora) ma perché si interessano anche dei tatuaggi dei calciatori e degli abitini dei piccoli Windsor. Chi è famoso diventa un potenziale modello, l’abito non solo fa il presidente ma manda precisi messaggi (e Berlusconi infatti ci teneva a farsi ricrescere i capelli e a portare scarpe rialzate, come Sarkozy; anche se certe cose non si dicono). Ciò che fa moda vende (ed è denaro). Michelle Obama aveva deciso di usare anche abiti di stilisti americani che si trovavano in vendita pret-à-porter; è una strategia che applica anche la principessa Kate, per incoraggiare la produzione britannica e per apparire più vicina al popolo.
Ci sono invece scelte stilistiche che sono rimaste sottotraccia. Per esempio: sempre Michelle Obama e le due figlie allora piccole fin dalla campagna elettorale del 2008 cominciarono ad apparire in pubblico con i capelli lisci. Quante ore saranno state necessarie alla first lady e soprattutto a Malia e Natasha, due bimbette incolpevoli, per eliminare i ricci delle loro capigliature naturali? Andò avanti così per due mandati, ben otto anni, senza peraltro che dalla comunità afroamericana si levassero proteste (eppure il diritto alla pettinatura afro era già rivendicato apertamente).
Michelle Obama ne ha discusso in una intervista al Washington Post nel 2022. La spiegazione era ovvia: “Gli americani semplicemente non erano pronti” ha detto in un evento cui ha partecipato con i capelli a treccine. Gli elettori “si stavano appena abituando” all’idea di un presidente nero e di una famiglia nera alla Casa Bianca. E a giudicare dalla storia seguente, molti non erano pronti neanche per quello.