Hai quattordici anni e, come tutti i tuoi coetanei, stai scoprendo il mondo dei social e dei cellulari. Che tu sia un teenager in carne e ossa o un gorilla di nome Nassir che vive allo zoo di Toronto non fa poi così tanta differenza, le regole rimangono le stesse: ci sono orari da rispettare e contenuti da non navigare. Come i genitori cercano di imporre ai figli un limite nell’uso dei cellulari per non influenzare in modo negativo il loro sviluppo, così anche allo zoo di Toronto l’amministrazione, motivata dagli educatori, ha affisso una nota sulla gabbia dei gorilla che vieta al pubblico di mostrare agli animali video o immagini, “perché alcuni contenuti potrebbero irritare o compromettere il rapporto con i propri familiari”, scrive CTV News.
L’esempio più eclatante è di quello Nassir, un esemplare 14 anni che si è dimostrato reattivo ai cellulari quando gli venivano mostrati. Allo zoo di Chicago, per tenere lontani i visitatori, sono state messe delle transenne dopo che alcuni animali sono rimasti incantati ore davanti agli schermi dei cellulari.
Il divieto dei telefoni non farebbe bene soltanto ai gorilla, ma anche alle stesse persone che entrano allo zoo. “Vogliamo che i visitatori li vedano nel loro stato naturale, mentre fanno le loro cose da gorilla. E che si crei una connessione con gli animali perché si comportano come tali”, ha spiegato Hollie Ross, una delle educatrici della struttura.
Allo zoo di Toronto hanno già tentato di educare un gorilla attraverso documentari sulla natura. All’animale, costretto per un periodo all’isolamento dopo aver contratto una malattia, era stato montato uno schermo sulla parete della gabbia. Un modo per intrattenerlo e rendergli meno pesante l’indigenza.
Le immagini trasmesse, però, erano controllate dallo zoo, che sceglieva cosa il gorilla avrebbe visto durante la giornata. “Vogliamo solo essere tranquilli sui contenuti a cui è esposto”, dissero i funzionari della struttura. La stessa risposta che ogni genitore darebbe parlando dei proprio figli adolescenti.