Scoperto grazie alla missione Cheops dell’Esa, LTT9779b è il pianeta più brillante finora mai trovato dagli astronomi, si comporta come un gigantesco specchio e solo la luminosità di Venere può eguagliarlo. Le misurazioni rivelano che riflette l’80% della luce irradiata dalla sua stella, ed è tantissimo se si pensa che la terra riflette solo il 30% della luce proveniente dal sole.
Cheops è un satellite dell’Esa mandato nello spazio per raccogliere dati sugli esopianeti, ovvero quei pianeti che non appartengono al nostro sistema solare. Grazie alle sue rilevazioni, sappiamo anche che l’esopianeta orbita attorno alla sua stella in poco meno di 24 ore, ma il fatto davvero sorprendente è che è avvolto da nubi costituite da particelle di metallo e sono queste che lo rendono ultrariflettente e quindi particolarmente brillante.

Queste “nuvole metalliche” sono essenzialmente costituite da silicato, materia di cui sono fatte la sabbia e il vetro – mescolati ad altri metalli come il titanio. La sua massa, è simile a quella di Nettuno – almeno circa quattro volte più grande della terra – ma si presenta, per gli studiosi, come un enorme deserto “infuocato”.
“Immagina un mondo in fiamme, vicino alla sua stella, con pesanti nubi di metalli che fluttuano in alto, e che producono una pioggia di goccioline di titanio” – spiega James Jenkins, astronomo della Diego Portales University e CATA a Santiago del Cile.
Secondo i dati riportati da Esa, che sono stati esaminati dagli scienziati, la maggior parte dei pianeti conosciuti ha un grado di rifrazione della luce basso, questo esopianeta ha, invece, quello più alto mai registrato: stiamo parlando di ben 2000°. Per fare un confronto alcuni pianeti hanno una atmosfera che assorbe molta luce, oppure si tratta di mondi ghiacciati, o ancora di pianeti che similmente a LTT9779b sono caldissimi come Venere, ma nessuno di questi è così rovente e così brillante come quello appena scoperto.