Più del 50% dei campioni di acqua di rubinetto negli Stati Uniti potrebbe essere contaminato da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), che provocano gravi rischi per la salute umana e si trovano in centinaia di prodotti per la casa, dai detersivi ai cartoni della pizza.
A rivelarlo è stato uno studio della U.S. Geological Survey, che ha esaminato campioni di acqua di rubinetto prelevati da oltre 700 abitazioni, aziende e impianti di trattamento dell’acqua potabile in tutta la nazione per verificare la presenza di PFAS. Secondo i ricercatori, almeno una di queste sostanze chimiche sintetiche è stata trovata nel 45% dei campioni in concentrazioni superiori ai parametri di riferimento.
In passato era stata rilevata la presenza di PFAS anche in bacini idrici, impianti di trattamento delle acque e falde sotterranee. Ma Kelly Smalling, idrologo dell’USGS che ha supervisionato lo studio, ha sottolineato che i risultati del test sull’acqua del rubinetto consente una valutazione più precisa di ciò che le persone consumano.
Secondo i CDC statunitensi, l’esposizione a quantità elevate di PFAS può interferire con gli ormoni, influire sulla funzionalità epatica, aumentare il rischio di cancro ai reni o ai testicoli, ridurre il peso alla nascita dei bambini e mettere in pericolo la salute delle donne in gravidanza.
Poiché i PFAS sono resistenti all’acqua, essi non si degradano nell’ambiente e persistono a lungo nel corpo delle persone. Sviluppati per la prima volta negli anni ’40 con il Teflon, un rivestimento antiaderente per pentole, oggi sono utilizzati praticamente in qualsiasi ambito, dai vestiti agli oggetti di plastica. Lo studio sottolinea infine come sia stata riscontrata una quantità maggiore di PFAS nelle aree urbane rispetto alle regioni rurali.