Inizia ad assumere dettagli a dir poco agghiaccianti la strana storia di Rudy Farias, il ragazzo 25enne di Houston ritrovato la scorsa settimana dopo essere scomparso per otto anni.
Secondo un attivista locale, infatti, il giovane non si sarebbe mai allontanato da casa, ma sarebbe stato rinchiuso dalla madre all’interno dell’abitazione e periodicamente sottoposto ad abusi sessuali e sevizie psicologiche da parte della stessa genitrice.
A rivelare i macabri dettagli della presunta detenzione è stato Quanell X – leader della sezione locale delle Pantere Nere. L’attivista ha tenuto una conferenza stampa improvvisata con i giornalisti in cui ha reso noto quanto venuto fuori (a suo dire) da una conversazione tra Farias e gli investigatori di Houston.
Secondo la ricostruzione, Janie Santana, madre del giovane Rudy, lo avrebbe tenuto nascosto per oltre dieci anni, mentendogli e abusandone fisicamente. “Gli chiedeva di fare il papà, gli diceva che doveva fare il marito”, ha detto Quanell X.
AT 6: Neighbors shared this video of a conversation with Rudy Farias’ mom last night. She talks about police wanting to arrest her for hiding her son. I spoke w/ Rudy’s cousin who called police in 2018 after family saw him at his moms house. @KPRC2 https://t.co/2PKNJi6z9q pic.twitter.com/GDCVsYkeEu
— KPRC 2 Corley Peel (@KPRC2Corley) July 5, 2023
La polizia di Houston non ha confermato né smentito le dichiarazioni dell’attivista, limitandosi a dichiarare che sta indagando sul caso. Le forze dell’ordine hanno aggiunto che il dipartimento non può “discutere i dettagli delle interviste” e non può confermare se i contenuti riportati siano “completamente reali”.
Dopo essere misteriosamente scomparso otto anni fa, il giovane Rudy era stato ritrovato vivo lo scorso sabato con ferite e lividi su tutto il corpo. I familiari ne avevano denunciato la scomparsa nel 2015, quando l’allora 17enne aveva fatto perdere le tracce dopo aver portato a spasso i suoi due cani vicino casa.
Poco dopo il ritrovamento, la madre aveva dichiarato al network KPRC che, sebbene il figlio fosse in “cattive condizioni” sia fisiche che psicologiche, era felice di riaverlo con sé.