È stato una domenica sera di massima allerta alla West Wing della Casa Bianca. A destare preoccupazione stavolta non è stata la minaccia nucleare russa o l’espansionismo cinese – bensì una polvere biancastra sospetta.
Si temeva fosse antrace, poi la scoperta: era ‘solo’ cocaina.
“Domenica sera, il complesso della Casa Bianca è stato chiuso a titolo precauzionale in quanto gli agenti della Secret Service Uniformed Division hanno indagato su una sostanza sconosciuta trovata all’interno di un’area di lavoro”, ha dichiarato un portavoce del Secret Service (la scorta personale del presidente) in un comunicato.
“Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco di Washington è stato chiamato per una valutazione e ha rapidamente stabilito che l’oggetto non era pericoloso”, ha dichiarato il portavoce, aggiungendo che è in corso “un’indagine sulle cause e sulle modalità” di ingresso della sostanza nella Casa Bianca.
La polverina bianca per antonomasia è stata trovata vicino all’ingresso al piano terra dell’Ala Ovest, in un’area frequentata quotidianamente da centinaia di funzionari e turisti. Qui passano infatti i tour guidati della Casa Bianca, a poca distanza dagli uffici esecutivi più importanti della presidenza statunitense – ossia lo Studio Ovale, la Hall of Cabinet (la sala per il consiglio dei ministri), la Situation Room e la Roosevelt Room.
Nello specifico, la sostanza è stata trovata vicino al punto in cui agli ospiti viene chiesto di lasciare i cellulari prima di entrare nell’Ala Ovest.
Al momento della scoperta, il presidente Biden non era fisicamente a Washington, dato che lui e la sua famiglia hanno trascorso il fine settimana nel ritiro presidenziale di Camp David.