Continua il duro scontro sui migranti tra amministratori repubblicani e democratici.
Il governatore GOP del Texas, Greg Abbott, ha annunciato mercoledì l’arrivo del primo pullman con 40 migranti inviati dal Lone Star State a Los Angeles – ennesima provocazione dei conservatori in dissenso con la politica migratoria del presidente Joe Biden.
La notizia è stata confermata anche dalla sindaca di LA, Karen Bass, che ha definito il tutto “una spregevole trovata a cui i governatori repubblicani si sono ormai affezionati”.
Dallo scorso anno, il Texas ha trasportato in pullman oltre 21.000 migranti in città governate dalla sinistra come Chicago, New York e Washington. Per numerosi critici si tratta tuttavia uno stratagemma elettorale per affibbiare ai dem tutte le colpe del numero record di ingressi al confine meridionale.
Non è peraltro il primo viaggio carico di migranti latinoamericani con destinazione in California: la scorsa settimana due charter erano atterrati a Sacramento, scatenando l’ira del governatore democratico Gavin Newsom non solo contro il texano Abbott, ma anche contro il suo collega repubblicano RonDe Santis (governatore della Florida e candidato alle primarie repubblicane) – ‘reo’ di aver di fatto organizzato il viaggio.
Nonostante le polemiche, Abbott tira dritto. “Le piccole città di confine del Texas rimangono sopraffatte e invase dalle migliaia di persone che attraversano illegalmente il Texas dal Messico a causa del rifiuto del presidente Biden di rendere sicuro il confine”, ha in un comunicato. “Los Angeles è una delle principali città in cui i migranti cercano di andare, soprattutto ora che i suoi leader cittadini hanno approvato il suo status di città santuario”.
Lo scorso 9 giugno, il consiglio comunale di Los Angeles ha difatti approvato un disegno di legge che renderebbe la “città degli angeli” una cosiddetta città-santuario – ossia un ente locale le cui leggi tendono a proteggere gli immigrati non autorizzati dall’espulsione o dall’azione penale.