L’ex presidente Donald Trump si è costituito poco dopo l’1:30 nel tribunale federale di Miami. E’ stato formalmente incriminato alle 3:00 per aver sottratto documenti riservati dalla Casa Bianca e per essersi ripetutamente rifiutato di restituirli. L’ex presidente si è dichiarato “non colpevole”. Il procedimento giudiziario è durato meno di un’ora.
Con lui è stato anche incriminato il suo fedele assistente Walt Nauta, la persona che fisicamente spostava e nascondeva, secondo l’accusa, le casse di documenti riservati, mentendo poi di averlo fatto. A Trump e a Nauta sono stati letti i 37 capi di accusa. Nauta non si è pronunciato. Quando il magistrato gli ha letto i capi di imputazione ha chiesto un rinvio perchè il suo avvocato di Washington non è abilitato ad esercitare in Florida. Tornerà in tribunale il 27 di giugno.
Poco prima di entrare nel palazzo di giustizia, Donald Trump si era scagliato contro il procuratore Jack Smith che lo ha incriminato definendolo “un bandito”. “Questo è il bandito che Biden e il suo corrotto dipartimento dell’Ingiustizia mi hanno affidato, è un estremista pazzo ed un odiatore di Trump”, ha scritto l’ex presidente su Truth Social. Poi, prima di entrare nell’auto che lo ha portato in tribunale ha inviato una mail ai suoi sostenitori, intitolata, “la mia ultima mail prima dell’incriminazione”, in cui riafferma di “non aver commesso nessuno crimine” e che Biden sta per “incriminare il suo principale sfidante”. Passa poi a chiedere chiede donazioni e “preghiere per l’America”, dal momento “che il nostro sistema di giustizia è morto”.
Ieri nel tardo pomeriggio, subito dopo essere arrivato a Miami l’ex presidente ha assunto due nuovi avocati: Todd Blanche e Chris Kise. Non è chiaro se i due saranno presenti alla incriminazione formale perché è una fase “procedurale”. Non è stato detto chi sarà l’avvocato di Walt Nauta.

L’incriminazione formale è stata presieduta dal giudice Jonathan Goodman che ieri sera aveva deciso che non ci saranno né telecamere né macchine fotografiche nell’aula del tribunale o nel palazzo. “E’ un ampio divieto”, ha stabilito Goodman. “Inoltre, consentire fotografie minerebbe le massicce misure di sicurezza messe in atto”. L’aula, molto piccola, ha solo una ventina di posti, quasi tutti presi dai giornalisti delle maggiori testate televisive e delle agenzie di stampa. Jack Smith, il Consigliere Speciale nominato dal Dipartimento della Giustizia per indagare sia sui documenti nascosti, sia sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio, era in aula. Non è stato detto se è stato lui, o un altro procuratore federale, a parlare per l’accusa.
Lo schieramento delle forze dell’ordine fuori dall’aula di giustizia è veramente imponente. Il tribunale è circondato da un cordone di sicurezza da ieri pomeriggio. Centinaia di poliziotti sono in allerta per il timore di scontri e proteste, e anche a decine di agenti dell’Fbi è stato chiesto di mantenere alta la guardia al di là di Miami per paura di incidenti o attacchi altrove nel Paese.
“Siamo pronti”, ha detto ai giornalisti il sindaco Francis Suarez. “Se dovesse essere necessario abbiamo la possibilità di aumentare la nostra presenza”.
La polizia di Miami e gli agenti federali sono intervenuti per bloccare una persona che con fare minaccioso era vicino al tribunale. Il traffico nella zona è stato bloccato e gli agenti stanno hanno controllato l’area con i cani, perché si riteneva che avesse gettato un’arma che non è stata trovata. L’uomo è stato fermato per accertamenti.
Trump, che ha dichiarato di essere innocente e in aula si dichiarerà non colpevole, ha incoraggiato i suoi sostenitori ad andare a Miami per la sua udienza in tribunale, scrivendo sul suo ssocial: “CI VEDIAMO A MIAMI MARTEDÌ !!!” Non è chiaro quante persone pro-Trump saranno nel pomeriggio davanti al tribunale, anche se gli organizzatori hanno affermato di essere in autobus a centinaia. Trump aveva fatto un simile appello dopo essere stato incriminato a New York City, anche se pochi l’hanno ascoltato.
Davanti al palazzo del tribunale alcune centinaia di sostenitori dell’ex presidente con cappelli MAGA e bandiere americane o striscioni con il nome dell’ex presidente.
L’Institute for Strategic Dialogue, un think tank apartitico che analizza l’incitamento all’odio, la disinformazione e l’estremismo online, ha affermato che un’analisi del comportamento digitale ha rilevato che “alcuni sostenitori di Trump hanno espresso intenzioni o piani condivisi per protestare a Miami e New York City, ma per ora, non vi è alcuna indicazione che ci possa essere una mobilitazione su larga scala”.

Non è chiaro quello che è successo dopo che l’ex presidente si è costituito. Non si sa se gli sono state messe le manette, se sono prese le sue impronte digitali e se è stato fotografato. La prassi federale impone anche che alle persone arrestate imputate di crimini federali venga preso il DNA. Non si sa se questa procedura è stata eseguita anche per Trump e per Nauta. O se solo Nauta avrà le manette e la foto segnaletica, Nella sua precedente incriminazione a New York erano state solo prese le impronte digitali, ma nel caso di Miami la situazione è ben diversa perché per lui le accuse sono federali e quindi hanno implicazioni ben più ampie e regole diverse. Nelle 49 pagine dell’incriminazione sono stati illustrati i 37 capi di accusa mossi contro l’ex presidente, alcuni in base all’Espionage Act per non aver consegnato alle autorità competenti documenti federali. Trump ha dichiarato la sua innocenza sui social e nei comizi durante tutto il fine settimana, e intende ribadire la stessa posizione.
Questa udienza preliminare è stata presieduta dal magistrato Jonathan Goodman e non il giudice distrettuale Aileen Cannon, la quale, invece, presiederà la fase dibattimentale. Il giudice Goodman ora dovrebbe fissare una data del processo entro i prossimi 75 giorni. Trump ha detto che nel pomeriggio andrà nel suo golf club di Bedminster, in New Jersey, dove terrà un discorso questa sera alle 8:00. Dopo aver lasciato il tribunale l’ex presidente e il suo assistente Walt Nauta hanno fatto una breve sosta in un ristorante cubano, festeggiati dai clienti del ristorante che in coro gli hanno cantato “Happy Birthday”. Domani l’ex presidente compità 77 anni. Un buon compleanno al quale Trump ha risposto pagando il conto per tutte le persone presenti.
In messaggio carico di retorica messo sul suo social media, Trump ha detto che, se sarà eletto di nuovo alla Casa Bianca nel 2024, nominerà il suo “vero procuratore speciale” per “perseguire” Joe Biden e la sua “famiglia criminale”: “Nominerò un procuratore speciale per aprire le indagini sul presidente più corrotto della storia degli Stati Uniti, Joe Biden, l’intera famiglia criminale Biden. E tutti gli altri coinvolti nella distruzione delle nostre elezioni, dei confini e del Paese stesso”. Trump ha anche rilanciato un sondaggio Interactive Polls dei candidati alle primarie repubblicane che lo dà al 68,8% davanti al governatore della Florida Ron DeSantis (26,4%), al senatore Tim Scott (3,2%) e al vicepresidente Mike Pence (1,5%).
Un altro candidato, l’ex governatore del New Jersey Chris Christie, ha criticato Trump per la sua gestione di documenti riservati, affermando che l’ex presidente non ha nessuno da incolpare se non sè stesso.
“Ha dimostrato di essere completamente egocentrico, non gliene frega niente degli americani, del Paese. Pensa solo a lui stesso e alla sua convenienza”.
Christie ha fatto queste osservazioni durante un incontro con gli elettori organizzato dalla CNN moderato da Anderson Cooper.
“È arrabbiato ed è vendicativo”, ha detto Christie di Trump. “E lui lo ha già detto. Sono convinto che se dovesse tornare alla Casa Bianca, trascorrerà i prossimi quattro anni a regolare i conti”.
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