Uno scoglio non potrà arginare il mare – ma forse un fiume sì.
Il governatore repubblicano del Texas, Greg Abbott, ha annunciato giovedì che verrà presto eretto un muro galleggiante lungo il Rio Grande per impedire ai migranti di attraversare clandestinamente il confine (fluviale) tra Messico e Stati Uniti.
La prima porzione, larga 30 metri, verrà costruita il 7 luglio vicino a Eagle Pass – ritenuto un punto di ingresso strategico per gli attraversamenti non autorizzati. La barriera sarà costituita da boe sferiche larghe un metro e mezzo che ruotano quando vengono afferrate, e avrà un costo complessivo di circa un milione di dollari.
Secondo il governatore GOP – che da mesi ha cercato di ovviare all’emergenza migratoria trasferendo i migranti latinoamericani in pullman diretti verso New York e altre città con amministrazioni democratiche – il dispositivo potrà essere spostato e ampliato per coprire i “punti caldi”.

Quella delle barriere galleggianti sul Rio Grande è solo una delle misure più curiose del pacchetto di sei nuove leggi sulla sicurezza delle frontiere volte a “proteggere i texani dal livello record di immigrazione clandestina, armi e droghe letali che si riversano in Texas dal Messico a causa del rifiuto del presidente Biden di rendere sicuro il confine”, ha dichiarato il governatore del Lone Star State in un comunicato stampa. Il mese scorso il governo del Texas ha stanziato 5,1 miliardi di dollari per la sicurezza delle frontiere.
Lo sceriffo della contea di Maverick, che comprende Eagle Pass, sostiene che la polizia recuperi almeno uno o due cadaveri di migranti dal fiume ogni giorno.