“L’Italia è un Paese forte, affidabile, in crescita”. È quanto ha assicurato il ministro per le Imprese e il made in Italy, Aldolfo Urso, nel discorso pronunciato ieri in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica all’ambasciata italiana a Washington, alla presenza della segretaria al commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo e di oltre mille esponenti del mondo imprenditoriale e politico statunitense e italiano.
“Sono qui oggi, con voi, con la segretaria al Commercio Raimondo, per dire con forza che le nostre imprese, le nostre economie, possono e devono crescere insieme – ha affermato Urso – L’Italia è un Paese forte, affidabile, che si assume le proprie responsabilità ed assolve ai propri doveri, in Europa, nei Balcani, nel Mediterraneo, in Africa, nel grande Medio Oriente. Lo fa con ogni strumento a disposizione: la politica, la diplomazia, promuovendo lo sviluppo economico e lo Stato di diritto, la nostra cultura e la nostra lingua, espressione di valori universali, dei valori e dei diritti della persona. L’Italia lo fa, laddove necessario, anche con la professionalità, la dedizione, l’eroismo delle proprie Forze Armate. In questi giorni anche in Kosovo per evitare che la situazione si aggravi”.
Il ministro ha poi aggiunto: “La sua presenza qui, segretaria Raimondo, e quella delle molte autorità presenti, è dunque vieppiù significativa e a voi rivolgo l’attestazione di gratitudine del governo di Giorgia Meloni, una leadership che evidenzia il valore delle nostre democrazie, la prima volta di una donna alla guida del nostro Paese”.
“Nella prima parte di quest’anno – ha concluso Urso – il nostro Pil è cresciuto più che nelle altre grandi potenze occidentali. Una performance che ha stupito molti e che ha fatto rivedere al rialzo le previsioni di tutte le agenzie internazionali. Questo anche grazie alla straordinaria crescita del nostro export, del nostro made in Italy negli Stati Uniti e del crescente flusso di turisti americani in Italia. Il prossimo anno toccherà all’Italia presiedere il vertice G7 e sarà una occasione unica per far capire al mondo che le radici dell’Occidente sono nella nostra terra e che ci riconosciamo negli stessi valori, abbiamo gli stessi interessi”.