Buone notizie dal mondo del lavoro: a maggio, gli Stati Uniti hanno aggiunto 339.000 posti, secondo quanto dichiarato venerdì il Dipartimento del Lavoro. Il numero è in aumento rispetto al +294.000 fatto registrare in aprile.
La recessione, per ora, continua a essere rimandata. Per oltre un anno gli economisti hanno spiegato come la campagna di aumenti aggressivi dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve avrebbe potuto causare un forte calo della domanda dei consumatori e un aumento della disoccupazione. Eppure, la spesa degli americani continua a registrare record e la disoccupazione rimane vicina ai minimi degli ultimi cinquant’anni.
I funzionari della Federal Reserve hanno fatto sapere che i tassi potrebbero mantenersi fissi dopo la prossima riunione di giugno, segnando una pausa dopo una serie di 10 aumenti consecutivi e dandosi così un po’ di tempo per controllare l’andamento dell’economia.
Il mese scorso, la banca centrale ha portato i tassi d’interesse a un intervallo compreso tra il 5 e il 5,25%, in netto rialzo rispetto al livello prossimo allo zero di inizio 2022. Da mesi, però, gli esperti segnalano come presto possa essere opportuno prendersi una pausa dagli aumenti, così da valutare se l’economia stia effettivamente assorbendo i grandi cambiamenti già apportati dalla politica e le conseguenze di altri avvenimenti come le recenti turbolenze bancarie.