Il Napoli e Luciano Spalletti si dividono ufficialmente. Dopo la conquista di un tricolore che la città attendeva da 33 anni, il tecnico di Certaldo ha dichiarato di aver bisogno di un anno sabatico, per riposare e ricaricare le batterie in vista di una nuova avventura.
Un addio che orami era nell’aria da giorni, come fatto intendere dallo stesso mister e dal presidente Aurelio De Laurentiis, che nelle ultime settimane aveva già contattato diversi papabili sostituti. È stato proprio il patron azzurro, ospite di Fabio Fazio, a spiegare le volontà di Spalletti. Un rapporto non sempre idilliaco quello tra il presidente ed il mister, ma sempre caratterizzato da rispetto reciproco.
Forse, le ultime dichiarazioni rilasciate dal numero 1 della Filmauro hanno gettato ulteriori pressioni sulle spalle del tecnico toscano, stremato da una stagione così lunga e ricca di impegni. «Anche nella vita ci si lascia per il troppo amore», ha spiegato l’allenatore sessantaquattrenne nel corso della sua ultima visita a Coverciano, «voglio stare un anno fermo, ed allenare solo mia figlia Matilde. Napoli merita il meglio. Al momento, non sono pronto per potermi ripetere. Ho bisogno di riposare, mi sento stanco».

Dopo diversi colloqui con ADL, dunque, si andrà verso la risoluzione del contratto. Occhio però: il presidente, infatti, potrebbe decidere di inserire una penale, nel caso Spalletti decida di cambiare idea e di tornare su un’altra panchina, prima del 30 giugno 2024. Nulla di ufficiale, certo, ma il patron azzurro non sarebbe certo nuovo a questi colpi ad effetto. Domenica prossima, dunque, al termine della gara con la Sampdoria, il mister saluterà il suo pubblico alzando al cielo lo scudetto, il primo della sua carriera, durante una festa che si prospetta lunghissima.
Sarà una giornata particolare: oltre a Saplletti, infatti, potrebbero dire addio il ds Giuntoli, destinazione Juve, il centrale difensivo Kim, desiderio di mezza Premier League, ed il capocannoniere della Serie A, Victor Osimhen, corteggiato dal PSG. La sensazione è che a Napoli si stia per chiudere definitivamente un ciclo. Nel frattempo, mentre il destino dei principali protagonisti dello scudetto è ancora incerto, la città si prepara alla grande festa.
Tanti anche gli ospiti internazionali che raggiungeranno il capoluogo campano: tra questi, vi sarà Bill De Blasio, ex sindaco di New York, originario del beneventano e tifosissimo degli azzurri. Dopo essere stato protagonista al Festival dell’Economia di Trento, l’ex primo cittadino newyorkese riceverà, il 1° giugno, il premio internazionale «Guido Dorso», per la sezione USA-Mezzogiorno. Il riconoscimento gli sarà consegnato da Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli. Dopo la cerimonia, De Blasio si fermerà per qualche giorno in città: nel corso del suo soggiorno partenopeo, visiterà il murales di Maradona e prenderà parte alla festa scudetto del suo Napoli.