Il Connecticut ha scagionato dodici persone, dieci donne e due uomini, condannate per stregoneria quasi 400 anni fa, di cui undici impiccate dopo un processo farsa.
L’assemblea dello Stato ha adottato una risoluzione che proclama la loro innocenza e denuncia le condanne come un “errore giudiziario”.
La decisione arriva alla vigilia del 376esimo anniversario della prima impiccagione per stregoneria di Alice Young, nel New England. Centinaia di persone, per lo più donne, furono accusate di stregoneria in quello e in altri Stati nel XVII secolo, in particolare durante i famosi processi di Salem, in Massachusetts, tra il 1692 e il 1693.
La risoluzione, che elenca le nove donne e i due uomini che sono stati giustiziati e l’unica donna che è stata condannata e a cui è stata concessa una tregua, ha già superato la Camera dei Rappresentanti con un voto di 121-30. Trattandosi di una risoluzione, non richiede la firma del governatore.
Tra i contrari il repubblicano Rob Sampson, secondo cui “è sbagliato e infantile suggerire che in qualche modo abbiamo il diritto di stabilire cosa fosse giusto o sbagliato in periodi del passato di cui non siamo a conoscenza”.
“Non voglio vedere proposte di legge che, a torto o a ragione, tentano di dipingere l’America come un posto sbagliato con una storia sbagliata”, ha aggiunto Sampson. “Voglio che ci concentriamo su dove stiamo andando, cioè sul nostro futuro. E non voglio che qualcuno cerchi di macchiare il Paese che amo”.