Al G-7 di Hiroshima in Giappone che ufficialmente inizia domani sull’agenda dei lavori ci sono Ucraina, Cina e Taiwan, sicurezza e coercizione economica, salute e ambiente e, dato anche il posto in cui il vertice si tiene, di disarmo nucleare. Il presidente Joe Biden è arrivato in Giappone ricevuto dal primo ministro Fumio Kishida con cui ha avuto un lungo incontro subito dopo il suo arrivo. Nell’agenda della Casa Bianca ci sono in particolare due punti cruciali di discussione: come armare meglio l’Ucraina nella sua controffensiva contro i russi e come migliorare le relazioni con la Cina. Ma il problema che i leader delle sette maggiori potenze del mondo vedono, ma del quale per ora nessuno parla, resta la possibilità di default del debito Usa. Una crisi economica americana che potrebbe mettere in recessione l’intero pianeta.
Il Giappone non nasconde le ansie per le crescenti minacce dei “vicini”, Cina e Corea del Nord, alimentando le preoccupazioni che Taiwan possa diventare la nuova Ucraina. Timori che hanno spinto lo scorso dicembre il governo giapponese ad approvare una riforma storica con cui, dopo decenni trascorsi senza un esercito regolamentare, Tokio ha deciso di riarmarsi. Il governo del primo ministro Fumio Kishida sta modificando completamente l’assetto militare e strategico del paese. Oltre al forte aumento della spesa per la difesa, il Giappone avrà nuove capacità militari, acquista e produce missili a lungo raggio e fabbrica armi ed equipaggiamento militare. L’importanza del riarmo del Giappone è in parte storica, perché la costituzione giapponese, imposta dagli americani dopo la Seconda guerra mondiale, sostiene che il paese “non riconoscerà il diritto alla belligeranza” e che “non saranno mai mantenute forze terrestri, marine e aeree né qualsiasi altro potenziale bellico”.
“Il riarmo è un punto di svolta” per l’Asia, ha sostenuto Kurt Campbell, che supervisiona la politica regionale per il Consiglio di sicurezza nazionale di Biden. Sposta il Giappone dalla dipendenza dal proprio soft power e dalle armi statunitensi a una vera partnership militare. E ridisegna la mappa della sicurezza, inquadrando un’alleanza di contenimento simile alla NATO nell’Indo-Pacifico e nell’Atlantico.
It's a pleasure seeing my friend Prime Minister Kishida Fumio again. pic.twitter.com/LlJ2rWI7qa
— President Biden (@POTUS) May 18, 2023
Tuttavia al termine dell’incontro tra Biden e Kishida la prima domanda che i giornalisti americani hanno posto al Capo della Casa Bianca è stata fatta sull’alzamento del tetto di spesa, reiterando le preoccupazioni dei Paesi più industrializzati del mondo sul rischio di default e delle ripercussioni che i mercati globali possono avere. Quali saranno le conseguenze se la più grande potenza del mondo dovesse andare in default?
“Sono fiducioso che avremo un accordo sul bilancio e che l’America non farà default” ha detto Joe Biden. “Se l’America facesse default, quasi otto milioni di americani perderebbero il loro posto di lavoro e gli Usa scivolerebbero in recessione. Non è un’opzione. Ce la stiamo mettendo tutta. Non ci sono alternative, sarebbe catastrofico se non dovessimo pagare i nostri debiti”, ha aggiunto, precisando che le discussioni continueranno finché non sarà raggiunto un accordo e che anche se in Giappone è in contatto con i negoziatori, annunciando una conferenza stampa per domenica sulla questione del tetto del debito.
Il tempo sta per scadere e con il default si scatenerebbe una “tempesta economica e finanziaria senza precedenti”, come ha detto ieri la segretaria al Tesoro Janet Yellen.
“Le posizioni sono ancora lontane ma un accordo è possibile entro il fine settimana”, ha affermato lo Speaker della Camera Kevin McCarthy al termine dell’incontro avuto alla Casa Bianca con il presidente e i leader democratici per cercare di sbloccare la situazione. “Abbiamo molto lavoro da fare in poco tempo”, ha aggiunto lodando comunque la decisione del presidente di nominare due persone per trattare direttamente con la squadra di McCarthy e quindi cercare di ridurre i tempi.
The United States-Japan partnership will help guarantee a more peaceful and stable world for future generations.
— President Biden (@POTUS) May 18, 2023
“Dobbiamo trovare un accordo bipartisan” che eviti un default “disastroso”, ha osservato il leader dei democratici in Senato Chuck Schumer. Tuttavia i senatori hanno lasciato Washington per la lunga sosta dei lavori che riprenderanno solo dopo il Memorial Day, “Ma i senatori torneranno al lavoro per votare appena sarà annunciato un accordo” ha puntualizzato Schumer.
Per cercare di facilitare l’accordo, alcuni democratici moderati hanno assicurato a McCarthy che lo sosterranno nel caso in cui ci fosse la rivolta dei falchi del suo partito che, con il nuovo statuto da lui approvato, possono chiedere la sua rimozione.
Domani ad Hiroshima ci saranno gli incontri ufficiali tra i Sette. Ucraina e Taiwan saranno gli argomenti delle conversazioni ma tutti gli occhi restano puntati su Washington per vedere se un accordo sul tetto di spesa sarà raggiunto.