Arriveranno direttamente dalla provincia napoletana le nuove auto targate Fiat, destinate al mercato statunitense. A dichiararlo, nel corso del suo ultimo soggiorno presso il capoluogo partenopeo, è stato lo stesso John Elkann, numero 1 della storica azienda italiana.
Il nipote dell’indimenticato avvocato Agnelli, in particolare, ha posto l’accento sullo stabilimento di Pomigliano, appartenente al gruppo Stellantis, la struttura in cui vengono realizzate le vetture che saranno poi trasportate oltreoceano. Presso l’edificio della provincia napoletana, noto un tempo con il nome di Alfasud, la società in questione produce tre modelli di automobili, ovvero l’intramontabile Fiat Panda, l’Alfa Romeo Tonale e la Dodge Hornet.
«La nostra volontà era quella di realizzare nel sud Italia le auto destinate ai mercati internazionali», ha spiegato lo stesso Elkann, «abbiamo deciso così di investire sullo stabilimento di Pomigliano, nonostante le difficoltà iniziali». Naturalmente, il prossimo traguardo del gruppo Stellantis sarà quello di migliorare ulteriormente i già ottimi numeri fatti registrare negli ultimi anni, in termini di produzione, sviluppo tecnologico e competitività
Ancora una volta, dunque, al centro dei progetti di Elkann e soci vi saranno il sud Italia e gli Stati Uniti d’America. Negli ultimi tempi, infatti, l’azienda sta cercando di intensificare sempre maggiormente i rapporti con gli USA, attraverso una serie di iniziative che avranno come protagonista proprio il Paese a stelle e strisce.
Solo alcune settimane fa, la società aveva comunicato: «Stellantis investirà un totale di 155 milioni di dollari in tre stabilimenti di Kokomo, Indiana, per la produzione di nuovi moduli di azionamento elettrico, che consentiranno di alimentare i veicoli elettrici che saranno assemblati in Nord America, al fine di centrare l’obiettivo di coprire il 50% delle vendite negli Stati Uniti con veicoli elettrici a batteria entro il 2030.
L’EDM rappresenta una soluzione completa per i propulsori elettrici ed è costituito da tre componenti principali, motore elettrico, elettronica di potenza e trasmissione, racchiusi in un singolo modulo, al fine di offrire prestazioni e autonomia migliori a costi concorrenziali. Il nuovo EDM ottimizzato consentirà a ogni piattaforma di raggiungere fino a 500 miglia di autonomia».
«Mentre continuiamo con successo la nostra transizione verso un futuro decarbonizzato nelle nostre attività in Europa, stiamo ora impostando questi stessi elementi base per il mercato nordamericano», ha invece spiegato Carlos Tavares, CEO del gigante del mercato automobilistico, «saremo in grado di offrire ai nostri clienti una varietà di veicoli elettrici con prestazioni e autonomia senza pari a prezzi più convenienti».