Primo giorno con le nuove regole per quanti chiedono asilo per entrare negli Stati Uniti, e primo ricorso alle vie giudiziarie.
Le file fuori dagli uffici della dogana lungo il confine con il Messico sono lunghe, ma disciplinate. Non c’è stato, per il momento, il super afflusso di migranti che era stato previsto. In uno dei centri di accoglienza per i minori non accompagnati è morto un ragazzo di 17 anni. Nella notte migliaia di agenti di frontiera e di soldati della Guardia Nazionale del Texas hanno distribuito alle persone in fila fuori dall’ingresso degli uffici della dogana dei depliant informativi sulle nuove regole per la richiesta di asilo.
Alla Casa Bianca oggi il presidente Joe Biden ha ricevuto il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez. Tra i temi toccati, oltre alle vicende legate all’Ucraina, anche un accordo per trasferire in Spagna quanti dall’America Latina hanno chiesto asilo negli Stati Uniti.
Un po’ di confusione c’è stata dopo che un giudice federale nella tarda serata di ieri ha bloccato temporaneamente uno degli strumenti chiave usato dall’amministrazione Biden per cercare di gestire il numero di migranti in custodia degli agenti del Customs and Border Protection (CBP).
Il Dipartimento dell’Homeland Security ha già detto che farà appello affermando che la decisione del giudice rende il lavoro di smistamento dei migranti più difficile.

Le nuove norme impongono che le persone che hanno fatto domanda di asilo rimangano libere in territorio americano fino al giorno che la pratica verrà esaminata. Questo periodo è mediamente di 28 giorni. Se lo status di rifugiato viene riconosciuto, chi ha fatto domanda può restare, altrimenti c’è l’espulsione.
In Florida il giudice T. Kent Wetherell, nominato da Donald Trump ha contestato questa regola. Vuole che tutti vengano rinchiusi nei centri di smistamento fino al giorno in cui verranno esaminate le loro pratiche. Il segretario per la sicurezza interna Alejandro Mayorkas, parlando alla “CNN This Morning”, ha definito la decisione del magistrato “molto dannosa” e ha affermato che l’amministrazione farà appello.
Le nuove disposizioni consentono il rilascio dei migranti in custodia del CBP senza date del tribunale o, in alcuni casi, il rilascio è condizionato. Poiché il numero di migranti è in aumento, il Department of Homeland Security ha affermato che il piano è stato studiato per ridurre il sovraffollamento alle strutture di accettazione. Fino a ieri c’erano più di 28.000 migranti in custodia della polizia di frontiera.
Questa mattina durante una conferenza stampa a Fort Myers, in Florida, il governatore Ron DeSantis ha elogiato la decisione del magistrato e ha continuato a criticare l’amministrazione Biden per le sue politiche sui confini.
Blas Nuñez-Neto, vicesegretario per le politiche di frontiera e immigrazione della Homeland Security, ha affermato che la sentenza “si tradurrà in un sovraffollamento pericoloso presso le strutture del CBP e indebolirà la nostra capacità di elaborare e rimuovere in modo efficiente i migranti, il che rischierà di creare condizioni pericolose per gli agenti della polizia di frontiera e per quanti sono in nostra custodia”. Secondo il Washington Post, più di 27.000 migranti sono in custodia degli agenti del Customs and Border Protection: il triplo della capacità ufficiale.

In uno di questi centri, a Safety Harbor, in Florida, un ragazzo di 17 anni dell’Honduras, Ángel Eduardo Maradiaga Espinoza, arrivato negli Stati Uniti senza i genitori, è morto. Non sono state rese note le cause del decesso.
Secondo i dati rilasciati dall’Homeland Security ci sono 8.681 minori non accompagnati nei centri di raccolta ORR, Office of Refugee Resettlement. I minori non accompagnati trascorrono in media 29 giorni in questi centri. Nell’ultimo anno la maggior parte dei minori – circa il 72% – aveva un’età superiore ai 14 anni e circa il 64% erano ragazzi. I minori non accompagnati vengono generalmente abbinati a uno sponsor, di solito un parente, e rilasciati. Circa il 29% dei bambini in custodia ORR proviene dall’Honduras, come Espinoza. Quasi la metà dal Guatemala e circa il 13% da El Salvador. Secondo il Washington Post, più di 27.000 migranti sono in custodia della dogana e della protezione delle frontiere degli Stati Uniti: il triplo della capacità ufficiale.
Da marzo 2020, quando l’amministrazione Trump ha invocato per la prima volta il Title 42 all’inizio della pandemia di COVID-19, gli agenti dell’immigrazione hanno deportato circa 2,7 milioni di persone lungo il confine meridionale. Nell’anno fiscale 2022, che si è concluso a settembre, gli agenti hanno effettuato 2,3 milioni di arresti.
Nelle nuove regole l’amministrazione Biden ha aggiunto altre opzioni per consentire ai migranti di richiedere asilo senza presentarsi al confine meridionale, inclusa un’app per cellulari nota come CBP One. I migranti hanno anche la possibilità di presentare domanda di asilo presso i nuovi centri di elaborazione in Guatemala o Colombia, che daranno ai richiedenti prescelti la possibilità di entrare legalmente in Canada, Spagna o Stati Uniti. A partire da oggi, gli agenti dell’immigrazione rimpatriano i migranti che non hanno fissato un appuntamento utilizzando una di queste opzioni. I migranti si sono lamentati che l’app CBP One è difettosa e si blocca ripetutamente ogni volta che tentano di fissare un appuntamento. Mercoledì l’amministrazione Biden ha aumentato il numero di appuntamenti disponibili da 740 a 1.000 al giorno e ha ampliato la finestra per la ricerca di appuntamenti da 10 minuti a 23 ore.