A mezzanotte scatta l’ora X. Gli Stati Uniti attuano nuove regole per entrare legalmente nel Paese e nuove restrizioni per impedire ai migranti di entrare clandestinamente e incoraggiarli invece a richiedere asilo in maniera legale.
In Messico, dall’altra parte del confine, lunghe file di persone attendono, alcune da giorni, fuori dagli uffici del Custom and Border Protection nella speranza di poter entrare negli Stati Uniti il prima possibile. Da San Diego in California a Brownsville, in Texas la frontiera statunitense vede migliaia di persone in lunghe file in attesa e con la speranza di poter passare il confine.
Le nuove regole arrivano con la fine delle restrizioni imposte durante la pandemia di coronavirus che hanno consentito agli Stati Uniti di espellere rapidamente i migranti entrati illegalmente negli Stati Uniti negli ultimi tre anni. Restrizioni indicate come Titolo 42 di una legge sulla salute pubblica del 1944 che consente di frenare la migrazione in nome della protezione della salute pubblica.
Da decenni il Congresso non ha fatto riforme sull’immigrazione e le attuali regole sono obsolete e non tengono conto delle nuove realtà degli ultimi anni.
Il Title 42 è una norma sanitaria di emergenza. È stata applicata dall’amministrazione Trump nel marzo 2020. Con questa regola è stato consentito di respingere i migranti giunti al confine tra Stati Uniti e Messico per motivi di prevenzione della diffusione del COVID-19. Prima di allora, i migranti potevano attraversare illegalmente, chiedere asilo ed essere ammessi negli Stati Uniti. Successivamente venivano sottoposti a screening e spesso rilasciati per attendere la fine dei loro casi di immigrazione.
Ai sensi del titolo 42, i migranti sono stati respinti oltre confine e gli è stato negato il diritto di chiedere asilo. I gruppi familari e i bambini che viaggiano da soli erano esentati. Ma questa norma non ha conseguenze reali, se non per far tornare alla frontiera quanti già erano stati espulsi. In pratica i migranti hanno potuto provare molte volte ad attraversare illegalmente il confine.

Il presidente Joe Biden ha inizialmente mantenuto il Title 42 in vigore dopo essere entrato in carica, quindi ha cercato di interromperne l’uso nel 2022. I repubblicani si sono rivolti ai tribunali, sostenendo che le restrizioni erano necessarie per la sicurezza delle frontiere. E la magistratura ha mantenuto le regole in vigore. L’amministrazione Biden non si è data per vinta e ha annunciato a gennaio che avrebbe posto fine alle emergenze nazionali per il covid. A partire da questa sera alle 23:59 le restrizioni del Title 42 verranno revocate.
Sono state sostituite da una serie di norme che reprimono gli attraversamenti illegali con l’intento di impedire ai trafficanti di immigrati di organizzare viaggi pericolosi e spesso mortali. I migranti sorpresi ad attraversare illegalmente non potranno tornare negli Stati Uniti per cinque anni e verranno processati. Secondo la legislazione attuale chiunque venga negli Stati Uniti può chiedere asilo tanto che persone provenienti da tutto il mondo arrivano al confine tra Stati Uniti e Messico. E tutti gli applicanti vengono sottoposti ad un controllo per determinare se esistono presupposti credibili per le loro richieste. Il loro caso passa quindi ai “filtri” dell’ufficio per l’immigrazione per determinare se ci sono i requisiti per rimanere negli Stati Uniti. L’amministrazione Biden ha cambiato questa regola. Da domani verranno accettati solo quelli che hanno fatto domanda online, o nelle HUB in Colombia e Guatemala, o che abbiano fatto domanda per entrare in un altro paese e che la loro richiesta è stata respinta.
Il segretario alla Homeland Security, Alejandro Mayorkas ha detto che verranno accettati fino a 30.000 migranti al mese da Venezuela, Haiti, Nicaragua e Cuba a condizione che arrivino in aereo, abbiano uno sponsor e facciano prima la domanda online. Verrà inoltre consentito l’ingresso negli Stati Uniti a un massimo di 100.000 persone provenienti da Guatemala, El Salvador e Honduras che hanno una famiglia se anche loro fanno domanda online.
Gli agenti del Custom and Border Protection deporteranno in Messico le persone che dal Venezuela, Haiti, Nicaragua e Cuba non hanno fatto la domanda online. I gruppi familiari che attraversano illegalmente il confine saranno confinati nei centri di assistenza e il capofamiglia dovrà indossare un braccialetto di monitoraggio alla caviglia. I funzionari dell’immigrazione cercheranno di determinare entro 30 giorni se una famiglia può rimanere negli Stati Uniti o dovrà essere espulsa. Questo procedimento fino ad oggi richiedeva anni.

L’amministrazione aveva preso in considerazione la possibilità di trattenere le famiglie fino a quando non hanno superato i controlli iniziali per l’asilo, poi ha optato per il coprifuoco, che decorrerà dalle 23:00. alle 5 del mattino e presto inizieranno nei centri di Baltimora; Chicago; Newark, New Jersey; e Washington, DCLe famiglie che non si presentano ai colloqui di screening verranno prelevate dalle autorità per l’immigrazione e deportate.
Le stazioni degli agenti del Custom and Border Patrol hanno lo scopo di ospitare temporaneamente i migranti e non hanno la capacità di contenere molte persone. Alcune di queste stazioni sono già troppo affollate. Di conseguenza, agli agenti è stato detto di iniziare a rilasciare i migranti negli Stati Uniti con l’ordine di presentarsi presso un ufficio immigrazione entro 60 giorni.
Agli agenti è stato anche detto di iniziare i rilasci in qualsiasi area in cui le strutture di detenzione fossero al 125% della capacità o il tempo medio di custodia superasse le 60 ore.
Mayorkas ha detto che c’è in programma l’apertura di 100 centri migratori regionali nell’emisfero occidentale. dove le persone potranno cercare il loro collocamento in un altro paese, inclusi Canada e Spagna. Ci saranno hub in Colombia e Guatemala, ma non è chiaro dove saranno gli altri. Inoltre, non è chiaro quando saranno operativi.