Almeno 360.000 dollari potrebbero presto entrare nelle tasche dei cittadini californiani afroamericani in un controverso piano di “risarcimento storico” per le vessazioni subite dalla comunità nera.
La proposta ha ricevuto il via libera sabato dalla commissione per le riparazioni dello Stato. Nel corso di una riunione nella capitale Oakland, un comitato di nove membri ha infatti dato la sua approvazione finale a una lunga lista di raccomandazioni volte a compensare gli squilibri razziali in tutto il Golden State.
Il primo voto della commissione ha autorizzato la stesura di un report approfondito delle discriminazioni storiche contro i neri californiani in settori quali il diritto di voto, gli alloggi, l’istruzione, la profilazione razziale e altri abusi. Il gruppo ha infine suggerito di istituire una nuova organizzazione per assistere i discendenti degli schiavi neri nel capire quanto lo Stato debba risarcirli in “denaro contante o equivalenti”.
“Le riparazioni non sono solo moralmente giustificabili, ma hanno la capacità di affrontare disparità e disuguaglianze razziali di lunga data”, ha dichiarato la deputata democratica Barbara Lee durante l’incontro.
Al momento non è noto il numero di neri californiani che avrebbero diritto al risarcimento. I candidati dovranno dimostrare di discendere da persone afroamericane che si trovavano nel Paese alla fine del XIX secolo. A quel punto, le autorità calcolerebbero la somma a seconda di una serie di variabili, tra cui il fatto che la persona o un suo familiare sia stato incarcerato, se abbia subito discriminazioni abitative e altre condizioni sfavorevoli.
Alcune bozze suggeriscono l’assegnazione di 360.000 dollari a ogni californiano nero idoneo, che potrebbe potrebbe costare allo Stato fino a 800 miliardi di dollari – una cifra superiore a 2,5 volte il suo bilancio annuale.
La misura statale fa il paio con un’analoga proposta avanzata nelle scorse settimane dalla città di San Francisco, che ha addirittura proposto risarcimenti fino a 5 milioni di dollari.