Chi beve, ama, ma soprattutto chi produce il bourbon sa che c’è un ingrediente di cui non si può fare a meno: il legno.
Non un legno qualunque, come il tronco di rovere da cui ad esempio si producono le botti per la grappa. Per il liquore americano serve la quercia bianca: un albero sempre più difficile da trovare.
In uno degli ultimi episodi del suo podcast “Odd Lots”, Bloomberg ha parlato con Calvin Norman, professore di silvicoltura della Penn State University. “È necessario che la quercia bianca cresca in siti appositi – ha detto Norman – e fortunatamente noi ne abbiamo molti in questo momento, ma se guardiamo ai prossimi anni la popolazione diminuirà del 77%”.
Un problema non da poco per i produttori di botti, che non possono accontentarsi di una quercia normale: devono essere alberi di alta qualità, senza alcuna curvatura.

“La quercia bianca è difficile da gestire – ha spiegato il professore – Bisogna dedicarle molto tempo, pensieri, sforzi e denaro, per poi vederne il ritorno molto più avanti nel tempo. Se un’azienda decide di prendersi carico della gestione delle specie invasive, una pratica necessaria per permettere alla quercia bianca di rigenerarsi, il prezzo è oggi di circa 80 dollari all’acro: un costo che però impiegherà decenni per rientrare”.
Resasi conto del problema, l’industria del bourbon ha iniziato a prendere provvedimenti per provare a invertire la rotta. Come la White Oak Initiative, una coalizione di partner che si impegnano per la sostenibilità a lungo termine delle foreste di querce bianche americane e per i benefici economici, sociali e ambientali che sono in grado di offrire.
Secondo Norman, però, le fatiche sono vane. “Il futuro non è roseo se non agiamo oggi. Se non si interviene subito il crollo della produzione sarà inevitabile, ma se agiamo e iniziamo a fare una buona gestione, possiamo far salire questi numeri.Basta uscire e tagliare gli alberi, recintare i cervi, uccidere le specie invasive: basta agire. Ed è qui che le cose si fanno divertenti”.
Per Norman, il fatto che non si tratti di un problema irrisolvibile è già una conquista. “Non tutti i problemi possono essere risolti, ma almeno la quercia bianca è risolvibile. C’è almeno qualcosa che possiamo fare al riguardo”.