La polizia brasiliana ha fatto irruzione nella residenza dell’ex presidente Jair Bolsonaro a Brasilia nell’ambito di un’inchiesta sulla manomissione di un database governativo contenente i nomi dei vaccinati contro il Covid-19.
La polizia ha dichiarato che lo stato di vaccinazione di numerose persone – non ancora identificate – è stato modificato da un gruppo criminale che avrebbe alterato il database tra novembre e dicembre dello scorso anno.
Mauro Cid, uno stretto collaboratore di Bolsonaro, è stato arrestato nell’ambito dell’operazione.
Secondo la polizia federale, nei registri di vaccinazione Covid-19 del Ministero della Salute brasiliano erano stati aggiunti “dati falsi”, presumibilmente al fine di consentire a persone non vaccinate l’ottenimento di un certificato di vaccinazione – che è uno dei requisiti per fare ingresso negli Stati Uniti.
Tra i nomi aggiunti ci potrebbe essere anche il nome dell’ex presidente, noto per le sue posizioni no-vax. Sulla questione è intervenuta l’autorità anti-corruzione del Brasile, che a febbraio ha scoperto un certificato potenzialmente fasullo in possesso di Bolsonaro. L’ex presidente conservatore avrebbe inoltre utilizzato il documento per viaggiare negli Stati Uniti lo scorso dicembre, a poche ore dal giuramento del suo rivale, Luiz Inacio Lula da Silva. Bolsonaro è quindi tornato in Brasile lo scorso 30 marzo.