Il governatore della Florida Ron DeSantis ha firmato una legge che introduce la pena di morte per i criminali condannati per violenza sessuale su minori – contravvenendo a una precedente decisione della Corte Suprema che vieta l’impiego della pena capitale per questa tipologia di reato.
La nuova norma, sostenuta in modo bipartisan dal parlamento della Florida, entrerà in vigore il prossimo 1° ottobre e consentirà allo Stato di chiedere la pena di morte per chi abbia commesso abusi sessuali su un bambino di età inferiore ai 12 anni.
La legge è tuttavia in contrasto con quanto sostenuto dalla Corte Suprema nel 2008 – quando i Justices federali hanno dichiarato incostituzionale l’applicazione della pena di morte nei casi di violenza sessuale su minori.
Una decisione che secondo DeSantis è “sbagliata”. “Questo disegno di legge stabilisce una procedura per poter sfidare quel precedente e per poter dire che in Florida pensiamo che i peggiori crimini meritino la peggiore delle peggiori punizioni”, ha aggiunto durante una cerimonia in un museo della polizia poco distante da Orlando,
Il possibile avversario di Donald Trump alle primarie repubblicane ha contestualmente firmato altre due parti del suo pacchetto legislativo sulla giustizia penale – tra cui un inasprimento delle pene per chi vende fentanyl camuffata come caramelle o altri prodotti alimentari.
“Stiamo davvero realizzando un grande programma”, ha detto. “E questa è una parte importante – ma indubbiamente molto piccola – di un programma generale ampio e molto audace che sta davvero definendo i termini del dibattito per il Paese”, ha commentato DeSantis.
Il governatore sta spingendo sulla lotta alla criminalità e su altri temi in vista della sua campagna elettorale, cercando di aumentare il sostegno della base repubblicana. Secondo diversi analisti, è infatti questione di giorni prima che DeSantis esca allo scoperto candidandosi ufficialmente alla Casa Bianca.