Caccia all’uomo in Texas, come nel Far West. Una taglia di 80 mila dollari è stata stati messa per la cattura di Francisco Oropeza, l’uomo di 38 anni accusato di aver ucciso cinque vicini che gli avevano chiesto di smettere di sparare con il fucile nel suo giardino.
Tra le vittime, tutte provenienti dall’Honduras, anche un bambino di nove anni. La strage è avvenuta venerdì sera a Cleveland, un villaggio in una zona rurale della contea di San Jacinto a circa 80 chilometri a nord di Houston. L’uomo ubriaco, armato di un AR 15, ha fatto irruzione nella casa aprendo il fuoco, infuriato dalla loro richiesta di smettere di sparare perché il rumore avrebbe potuto svegliare un bambino.
Più di 250 agenti tra Rangers, sceriffi e Fbi gli stanno dando laccia. Francisco Oropeza era stato estradato in Messico già quattro volte ed era sempre riuscito a rientrare negli Stati Uniti. Era stato anche condannato nel 2009 perché guidava mentre era ubriaco. Nonostante ciò è riuscito ad acquistare legalmente il fucile AR 15 ed altre armi.
Wilson Garcia aveva chiamato la polizia cinque volte in dieci minuti per chiedere aiuto perché venerdì sera Francisco Oropeza, in evidente stato di ebrezza, sparava su tutto ciò che gli veniva a tiro. Lo sceriffo della contea di San Jacinto Greg Capers ha spiegato la risposta ritardata della polizia di Cleveland dicendo che aveva solo tre agenti che coprivano 700 miglia quadrate.
L’FBI e l’ufficio dello sceriffo della contea di San Jacinto hanno ammesso di non avere indizi su dove si trovi Oropeza. La polizia ha recuperato il fucile in stile AR-15 che, secondo loro, Oropeza ha usato per la strage. Le autorità non erano sicure se il killer avesse con sé un’altra arma dopo che altre pistole e fucili erano state trovate nella sua abitazione.

Daniel il figlio di Wilson Garcia e la moglie Argentina Felis sono tra le vittime della strage. “Mia moglie è morta e anche mio figlio di 9 anni. Cosa posso dire, sto cercando di rimanere forte per i miei figli. Mia figlia capisce le cose. È difficile quando viene da me e inizia a chiedere di sua madre e suo fratello”, ha detto Garcia. Era in casa al momento della sparatoria ma è riuscito mettersi in salvo. “Mi ha detto di buttarmi dalla finestra perché i miei figli erano già senza madre”, ha detto Garcia.
Garcia ha descritto i drammatici sforzi all’interno della sua casa da parte di amici e familiari quella notte per fuggire, nascondersi e proteggere se stessi e i bambini dopo che Oropeza si è avvicinato alla casa e ha iniziato a sparare, uccidendo sua moglie davanti alla porta.
Il governatore Greg Abbott che come è noto è un aspro critico del presidente Biden e della politica immigratoria negli Stati Uniti, ha detto che tutti, assassino e vittime, erano nel paese illegalmente. Un fatto non vero che ha suscitato critiche da parte dei sostenitori degli immigrati.
L’Immigrant Legal Resource Center scritto su Twitter che Abbott “ha utilizzato i social media per amplificare il linguaggio dipingendo una narrativa specifica intesa ad alterare la verità”.
Lo sceriffo della contea di San Jacinto, Greg Capers, ha dichiarato di sperare che la ricompensa in denaro possa motivare le persone a fornire informazioni. La polizia non esclude che Oropeza possa essere fuggito in Messico, ma le indagini sono anche in New Jersey dove abitano dei suoi cugini.
Veronica Pineda, 34 anni, che vive dall’altra parte della strada rispetto alla casa del Oropeza, ha detto che gli agenti hanno perquisito quasi tutte le case di Cleveland nella caccia all’uomo.