Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
News
April 30, 2023
in
News
April 30, 2023
0

La diplomazia vaticana alle prese con un mondo bellicoso

Il papa in Ungheria rilancia la dottrina sociale della chiesa cattolica su guerra e giustizia

Luigi TroianibyLuigi Troiani
La diplomazia vaticana alle prese con un mondo bellicoso

Pope Francis looking at the view with Hungarian President Katalin Novak and Hungarian Prime Minister Viktor Orban from the terrace at the latter's office, the former Carmelite Monastery, in Budapest, Hungary, 28 April 2023. EPA/VIVIEN CHER BENKO/HUNGARIAN PRIME MINISTER'S OFFICE/HANDOUT

Time: 4 mins read

Già dalle prime battute, il viaggio apostolico di papa Francesco in Ungheria (28-30 aprile) ha ribadito l’asimmetria tra i principi di politica internazionale della Santa Sede e quelli praticati, con rarissime eccezioni, dagli stati. È un’asimmetria che ha percorso l’intero novecento, tuttora irrisolta. Benedetto XV (1854–1922), il papa che nel 1917 scriverà ai “capi dei popoli belligeranti” responsabili della “inutile strage”, già nella prima enciclica del 1914 Ad Beatissimi apostolorum principis condannava la guerra come strumento per la soluzione delle controversie tra le nazioni. Pio XII (1876–1958) spiegava nel radiomessaggio del 24 agosto 1939 “ai governanti ed ai popoli nell’imminente pericolo della guerra”: “Nulla è perduto con la pace, tutto può essere perduto con la guerra”.

Di Giovanni XXIII e della sua Pacem in Terris abbiamo appena ricordato il sessantennio su queste colonne. Paolo VI e il Concilio Vaticano II, attraverso Gaudium et Spes, approfondirono l’enciclica rilevando come la guerra sarebbe stata estirpata solo con la conversione della condizione umana aggressiva. Lo stesso Paolo VI, lanciando la giornata mondiale della pace, spiegava all’Onu, nel 1978, che la guerra non è più giustificabile, essendosene «enormemente accresciuto l’orrore e l’atrocità». Sarà poi il Catechismo della chiesa cattolica a mostrare nel 2005, sotto la direzione di Ratzinger, che la polemologia cattolica fissa paletti rigidi anche in materia di diritto alla difesa e guerra giusta: valgono proporzionalità della violenza, distinzione fra combattenti e non, giusta causa, retta intenzione, plausibilità della vittoria.

Il fatto è che la Santa Sede ha natura diversa da quella degli stati. Tanto questi nascono dalla violenza e si mantengono attraverso di essa – Max Weber definì gli stati monopolisti della forza/violenza (Gewalt) legittima – tanto Roma “è la voce di chi non ha interessi, né poteri politici ed ancor meno forza militare […] l’eco della coscienza morale dell’umanità allo stato puro […] non accompagnata da preoccupazioni o interessi di altra natura (Giovanni Paolo II, messaggio all’Onu del 1982). Nel trattato del Laterano (1929, art. 24) la Santa Sede si era dichiarata “estranea alle competizioni temporali fra gli stati […] a meno che le parti contendenti facciano concorde appello alla sua missione di pace, riservandosi in ogni caso di far valere la sua potestà morale e spirituale”. La chiesa cattolica tira diritto per la sua strada, ispirata da Cristo e dal Vangelo; gli stati si fondano sul warfare, che solo in rarissimi casi riescono a calmierare grazie alla democrazia.

In questa consapevolezza, Francesco è arrivato a dire, nell’intervista a La Stampa dello scorso giugno: “[allontaniamoci] dal normale schema di Cappuccetto rosso: Cappuccetto rosso era buona e il lupo era il cattivo. Qui [nella politica internazionale] non ci sono buoni e cattivi metafisici, in modo astratto.”

Affermazione pesante, impossibile da accettare per chi ritenga che siano solo le dittature a scatenare le guerre, ma comprensibile nella logica di ogni papa, chiamato dalla sua missione universale a ergersi contro la sofferenza umana e la distruzione della natura generate dai conflitti tra stati. Francesco ha dinnanzi più di 170 conflitti armati e quattro guerre classiche, mai così tante dal 1945. Guarda a circa due miliardi di persone in aree sotto violenza politica, e alle decine di milioni di persone in fuga. Grida – come un Battista nel deserto degli stati – contro i leader che uccidono e chi vende tecnologie e armamenti, ritenendo che “le guerre si fanno per sperimentare nuove armi”. Propone quella che padre Spataro ha chiamato ”la diplomazia della misericordia”, ovvero “non considerare mai niente e nessuno come definitivamente ‘perduto’ nei rapporti tra nazioni, popoli e stati”. È una diplomazia fondata sulla speranza cristiana, ovvero sulla fede nel “Dio della speranza, che riempie di ogni gioia e pace” nelle parole di Paolo ai Romani.

Si può obiettare che questo tipo di diplomazia abbia funzionato solo quando il carisma degli uomini di chiesa si sia manifestato attraverso rapporti personalizzati: tra Leone Magno e Attila, Francesco d’Assisi e il sultano Malik al-Kāmil, Matteo Ricci e i Ming, Desmond Tutu e Pieter W. Botha, Giovanni Paolo II e Gorbačëv. Nella diplomazia classica – come le azioni attuali di Francesco e del suo segretario di Stato, Pietro Parolin per far cessare l’aggressione russa all’Ucraina – l’intuitu personae manca. Così accade ciò che il cardinale Parolin ha riassunto all’Ansa il 10 agosto 2022: “La voce del papa, spesso, è … come un seme gettato, che ha bisogno di un terreno fertile per portare frutto. Se gli attori principali del conflitto non prendono in considerazione le sue parole, purtroppo, non succede nulla”. Succede anzi che, per provare ad esercitare con equidistanza il magistero di mediazione, il papa sia accusato di complicità oggettiva con l’invasore, quando ha chiarito in più occasioni che non si possono mettere sullo stesso piano aggressore e aggredito e che è un diritto, anzi un dovere, difendere la patria. Al papa si continua a rimproverare la frase sulla Nato “andata ad abbaiare alle porte della Russia”, nonostante abbia chiarito in più occasioni che stava citando la confidenza di un autorevole capo di stato, non il proprio pensiero.

Nel discorso a presidente e capo di governo ungheresi, il 28 aprile, papa Bergoglio ha ribadito la “passione per la politica comunitaria e per la multilateralità “ si è rammaricato del “triste tramonto del sogno corale di pace” e dei crescenti “solisti della guerra”, del “ruggire [de]i nazionalismi”. della regressione collettiva “a una sorta di infantilismo bellico”. Ha ricordato che occorre “ritrovare l’anima europea: l’entusiasmo e il sogno dei padri fondatori” citando lo Schuman del 9 maggio 1950, con la prima pietra del progetto sovranazionale europeo: “Il contributo che un’Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche», in quanto – parole memorabili! – «la pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano»”. Aggiungendo: “mi chiedo, anche pensando alla martoriata Ucraina, dove sono gli sforzi creativi di pace?”

A 86 anni suonati, appoggiato a un bastone, Bergoglio l’ha cantata papale papale a un governo che si dichiara difensore del cattolicesimo ma si schiera con la Russia, perseguita chi chiede asilo, viola lo stato di diritto e sfida le leggi democratiche dell’Ue. Il corrispondente di BBC ha osservato: “Government ministers listened stony-faced.”

Share on FacebookShare on Twitter
Luigi Troiani

Luigi Troiani

Insegno Relazioni Internazionali e Storia e Politiche UE all’Angelicum di Roma. Coordino le ricerche e gli studi della Fondazione Bruno Buozzi. Tra i promotori di Aiae, Association of Italian American Educators, ho dato vita al suo “Programma Ponte” del quale sono stato per 15 anni direttore scientifico. Ho pubblicato saggi e libri in Italia, tra gli altri editori con Il Mulino e Franco Angeli, e in America con l’editore Forum Italicum a Stony Brook. Per la rivista Forum Italicum ho curato il numero monografico del maggio 2020, dedicato alla “letteratura italiana di ispirazione socialista”. Nel 2018 ho pubblicato, con l’Ornitorinco Edizioni, “Esperienze costituzionali in Europa e Stati Uniti” (a cura). Presso lo stesso editore sono in uscita, a mia firma, “La Diplomazia dell’Arroganza” e “Il cimento dell’armonizzazione”. La foto mi mostra nella maturità. Questa non sempre è indizio di saggezza. È però vero che l’accumulo di decenni di studi ed esperienze aiuta a capire e selezionare (S. J. Lec: “Per chi invecchia, le poche cose importanti diventano pochissime”), così da meglio cercare un mondo migliore (A. Einstein: “Un uomo invecchia quando in lui i rimpianti superano i sogni”).

DELLO STESSO AUTORE

Un Leone che non ruggisce e non circuisce

Un Leone che non ruggisce e non circuisce

byLuigi Troiani
25 Aprile: perché è una festa di tutti

25 Aprile: perché è una festa di tutti

byLuigi Troiani

A PROPOSITO DI...

Tags: Papa Francesco
Previous Post

Minimum Wage in New York to Rise to $17, Will Be Tied to Inflation

Next Post

Potere di veto, che fare? All’ONU sognano l’abolizione e intanto criticano chi lo usa

DELLO STESSO AUTORE

“Iran a mani nude” racconta la condizione attuale delle donne

“Iran a mani nude” racconta la condizione attuale delle donne

byLuigi Troiani
Camera Usa approva la risoluzione per il budget di Trump

Con Trump la politica estera degli Stati Uniti si monetizza

byLuigi Troiani

Latest News

Difendersi sparando: boom di assicurazioni per possessori di armi negli Usa

Difendersi sparando: boom di assicurazioni per possessori di armi negli Usa

byDania Ceragioli
Kremlin Silent on Zelensky’s Call for Summit, Rejects Europe’s “Ultimatum”

Kremlin Silent on Zelensky’s Call for Summit, Rejects Europe’s “Ultimatum”

byGennaro Mansi

New York

Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

byMaria Nelli
I Gen Z sporcano la Grande Mela: i dati che fanno discutere

I Gen Z sporcano la Grande Mela: i dati che fanno discutere

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Potere di veto, che fare? All’ONU sognano l’abolizione e intanto criticano chi lo usa

Potere di veto, che fare? All'ONU sognano l'abolizione e intanto criticano chi lo usa

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?